Evaso dal ‘Fazzi’ e ritrovato a ‘casa’, la Procura chiede il giudizio immediato per Triglietta

Il sostituto procuratore, Stefania Mininni ha chiesto il giudizio immediato per Fabio Perrone, il 42enne di Trepuzzi evaso dall’Ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce e ritrovato, dopo due mesi di latitanza, in un’appartamento nella sua città natale.

Il sostituto procuratore, Stefania Mininni ha chiesto il giudizio immediato per Fabio Perrone, il 42enne di Trepuzzi protagonista di una spettacolare quanto sanguinosa evasione dal ‘Vito Fazzi’ di Lecce, il 6 novembre dello scorso anno. La richiesta è motivata dallo stato di detenzione di Perrone, rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Catanzaro e dalle prove raccolte, considerate schiaccianti. «Evidenti» come si dice in gergo.  
 
Una fuga da film quella messa in scena da “Triglietta” che dopo aver rubato la pistola d’ordinanza dalla fontina un agente di polizia penitenziaria che lo aveva ‘accompagnato’ in ospedale per una visita, ha iniziato a sparare all’impazzata pur di riuscire a scappare. E ci è riuscito anche grazie alla Toyota Yaris rubata ad una povera donna di Veglie, rea soltanto di aver incrociato la sua strada nel parcheggio del nosocomio salentino.
 
Come è ormai noto, la latitanza del pregiudicato salentino considerato un “soggetto pericoloso”,  si è conclusa al civico numero 54, di via 2 giugno nel suo paese d’origine: Trepuzzi. Da lì, in questi oltre due mesi di ricerche, non si sarebbe mai mosso.  Triglietta è stato braccato in pochi secondi dagli agenti della Squadra mobile e dai colleghi della Penitenziaria, mentre tentava di nascondersi sul terrazzino dell’appartamento di  proprietà di Stefano Renna che gli aveva da poco offerto ospitalità. La posizione del 32enne, proprietario di un bar, è stata stralciata. Non ci sarà dunque alcuna udienza preliminare.
 
Il processo di appello per l'omicidio del cittadino montenegrino Fatmir Makovic, ammazzato a sangue freddo, pare per una parola di troppo, in un bar di Trepuzzi la notte del 28 marzo di tre anni fa si svolgerà, invece, il 1 febbraio. Non è escluso, anche se come ipotesi appare remota, che Triglietta, condannato all’ergastolo, possa essere presente in aula. 



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