Usura e esercizio abusivo dell’attività finanziaria: sono queste le accuse contestate ad un 53enne nato nelle Filippine, ma residente da tempo a Lecce. L’uomo è stato deferito in stato di libertà dai carabinieri del N.o.rm al termine di tutti gli accertamenti che hanno permesso di scoprire la “trappola” nella quale erano caduti molti suoi connazionali. Ma andiamo con ordine
Tutto è cominciato durante un controllo
Lo straniero è stato fermato dagli uomini in divisa in via Oberdan, mentre si trovava al volante della sua auto, una Mercedes Classe A. Che cosa abbia spinto i militari ad approfondire il controllo non è dato saperlo fatto è che, durante la perquisizione personale e veicolare, sono spuntati fuori quasi 12mila euro, in contanti. Prima una somma di 7.400 euro poi di 4.500. Non è stata l’unica scoperta: sono stati trovati anche tre quaderni manoscritti contenenti scritture contabili.
I carabinieri hanno voluto vederci chiaro
Le indagini hanno permesso di accertare che il 53enne esercitasse, nei confronti dei propri connazionali, l’attività finanziaria abusiva ricorrendo a tassi superiori alla soglia di usura. Le somme in denaro e i quaderni sono stati sequestrati. L’autorità Giudiziaria, invece, è stata informata dell’accaduto.