Scattano 3 fogli di via, intanto i Giudici amministrativi respingono i ricorsi dei No Tap

La Questura di Lecce ha emesso, nelle scorse ore, tre fogli di via obbligatori: uno per un 42enne di Nardò che non potrà più fare ritorno a Zollino; gli altri due per una coppia di brindisini, allontanati da Surbo.

Volante-polizia

Foglio di via obbligatorio per tre anni e divieto di ritorno a Zollino: sono queste le “disposizioni” che dovrà seguire un 42enne di Nardò, fermato al volante di un’auto con tre persone a bordo, già noti alle forze dell’ordine. Anche il suo è un volto conosciuto, nel suo curriculum può vantare precedenti penali e di polizia per detenzione illegale di armi e munizioni, partecipazione ad associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e cessione illecite di sostanze stupefacenti, furto e ricettazione.

Tutto è nato da una segnalazione

Alcuni cittadini avevano chiamato per segnalare la presenza di quattro individui “sospetti” che si aggiravano per le strade di Zollino. Tanto è bastato agli uomini in divisa per approfondire. Il 42enne, infatti, è stato fermato e controllato dai militari della stazione di Soleto a pochi passi da un Ufficio Postale. Non era solo, come detto: in macchina c’erano altre tre persone, già note.

È scattata la perquisizione, anche del veicolo, che ha ‘solo’ confermato i dubbi: all’interno della tasca posteriore del sedile anteriore sinistro è spuntato fuori un involucro in alluminio contenente circa tre grammi di una polvere di colore bianco e un bilancino di precisione.

“Allontanati” anche due brindisini

Foglio di via per tre anni anche per due brindisini, una ragazza di 28 anni e un ragazzo di 38 autori, secondo i carabinieri, di furto consumato lo scorso 23 febbraio all’Ipercoop di Surbo. Anche per loro è scattato il divieto di ritorno a Surbo.

Respinti i ricorsi presentati dai NO Tap

Erano ben sette i ricorsi amministrativi, presentati contro i fogli di via obbligatorio dagli avvocati dei NO TAP. Sono stati tutti respinti in sede cautelare dal TAR di Lecce. Anche l’Appello presentato al Consiglio di Stato è stato ulteriormente rigettato.

Dalla Questura di Lecce commentano “Ambedue i gradi di giustizia amministrativa hanno riconosciuto fondate le motivazioni addotte dalla Questura per l’allontanamento dei manifestanti violenti dai comuni di Melendugno e di Lecce”.



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