Una canzone di Vasco e il “rombo dei motori” per l’ultimo saluto a Antonio Maniglio

Dolore e lacrime durante i funerali di Antonio Maniglio, il 46enne di Calimera che ha perso la vita in incidente stradale alle porte di Melendugno.

C’erano proprio tutti a Calimera per salutare, per l’ultima volta, Antonio Maniglio, il pizzaiolo 46enne che ha perso la vita in un drammatico incidente stradale, avvenuto alle porte di Melendugno, su una strada poco illuminata che conduce a Lecce.

Gli amici di sempre e tutte le persone che hanno conosciuto il giovane salentino hanno voluto abbracciare la famiglia, ancora incredula per l’accaduto, per alleviare – se possibile – il dolore che li ha travolti da mercoledì 4 aprile, giorno del dramma. Il silenzio durante l’omelia del parroco Gigi Toma che ha celebrato i funerali è stato interrotto da una canzone di Vasco quando il feretro ha lasciato la Chiesa del comune della Grecìa salentina. Volti rigati dalle lacrime, teste basse e incredulità.

C’erano anche i rombi delle moto che lui amava tanto. Si trovava in sella alla sua Yamaha XT600, quando – per cause ancora tutte da chiarire – si è scontrato con una bicicletta, condotta da Diallo Boubacar, 28enne originario della Nuova Guinea, altra vittima innocente di un sinistro, l’ennesimo che si è consumato sulle strade del Salento. Pare che indossasse il giubbotto catarifrangente e che la due ruote avesse le luci, dettagli che in un primo momento non erano emersi.

Comunque sia andata, si è trattato di un impatto violento che ha reso, purtroppo, inutili i soccorsi. Quando le ambulanze del 118 hanno raggiunto il tratto, per i due protagonisti non c’era più nulla da fare. Come suggerisce la ricostruzione dell’accaduto si è trattato di uno scontro frontale (non un tamponamento). Gli accertamenti successivi escluderebbero anche la presenza di un’auto sul luogo del drammatico incidente.



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