I bagnanti lo avvistano galleggiare in acqua senza vita: annegato un giovane a Mancaversa

Notato dai bagnanti mentre era in acqua, senza muoversi, a Mancaversa (Marina di Taviano). Aveva già smesso di vivere. Inutili i soccorsi, immediati, ad opera di due ambulanze del 118. Ennesimo caso di annegamento avvenuto, quest’estate, nelle acque del Salento.

Purtroppo, quando i bagnanti se ne sono accorti, lui stava già galleggiando senza vita nelle acque di Mancaversa, marina di Taviano. La corsa dei sanitari, dunque, è servita a ben poco. La vittima era infatti già annegata, col cuore che aveva smesso di battere. Tragedia, l’ennesima, nelle acque del territorio salentino. Una scena davvero brutta quella a cui hanno dovuto assistere le persone presenti. Se non altro perché l’allarme è sfortunatamente partito troppo tardi. La causa del decesso, ora, spetterà stabilirlo alle autorità competenti. All'inizio, nessuno comprendeva se il giovane fosse annegato da solo oppure, all’origine di tutto, sia sopraggiunto un malore (come generalmente accade in casi simili). Poco dopo, poi, la conferma: il 26enne ha avuto un arresto cardiocicolatorio.

Sul posto – oltre ai Carabinieri – per tentare di rianimare il malcapitato c’erano due ambulanze del 118, provenienti rispettivamente da Torre San Giovanni, marina di Ugento, e Casarano. Una corsa contro il tempo terminata male, purtroppo. Bisognerà capire, adesso, se sulla salma verrà effettuata un’autopsia – stando alla prassi – per capire effettivamente le motivazioni reali del decesso. Solo in quel caso, dunque, si potrà conoscere ogni dettaglio in riferimento ad una vicenda analoga a tante altre accadute nei mari leccesi. 

Lo scorso 19 luglio, infatti, Il mare grosso mise in difficoltà molti bagnanti e nel tardo pomeriggio due si persero di vista. Poi la svolta tragica e il ritrovamento di uno dei due: un uomo di Trento, morto annegato.

Il 2 luglio, inoltre, un altro caso di annegamento in acqua, in questo caso però dovuto al malore improvviso che coglie le vittime. A perdere la vita nelle acque di Otranto, una 75enne. Inutile l'intervento dei sanitari del 118, che le provarono tutte per salvarla.



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