‘I fuochi…. al tabacchino… a posto’ poi ti dico’, le intercettazioni sugli attentati incendiari agli imprenditori

Una serie di intercettazioni hanno permesso di ricostruire gli attentati incendiari e le richieste estorsive ai danni di imprenditori leccesi che hanno portato all’arresto nella giornata di oggi di tre persone.

In una telefonata tra Massimiliano Elia ed un uomo non ancora identificato, emergono alcuni particolari sul rinvenimento di due bottiglie ‘sospette’ all’interno del centro polivalente in costruzione.
  
Massimiliano: "io sto facendo mettere due bottiglie là… senza che la facciamo accendere… vediamo se ci cerca qualcuno… capito… adesso le stavano mettendo… ho detto di stare attenti caso mai ci sono le telecamere… con lo scooter.. penso che che le hanno messe già…"
  
Il 40enne leccese ordina, dunque, di collocare nel cantiere le due bottiglie contenenti liquido infiammabile, ma senza farle accendere, solo per attirare l'attenzione della vittima, stabilire un contatto con essa e poter avanzare una richiesta di denaro.
  
Ecco un altro stralcio di intercettazione, utile per far luce sullattentato incendiario ai danni della tabaccheria.
  
Andrea Bisconti: va beh! Mi sto andando a lavare che sto puzzando… eee….’la focara’ no?
  
Andrea Podo: I fuochi ?
  
Andrea Bisconti: i fuochi… al tabacchino… a posto… poi ti dico.
  
Vi sono inoltre alcune telefonate tra gli indagati che si riferiscono all'ordine, impartito da Massimiliano Elia, di recapitare un plico contenente tre proiettili calibro 9×21, al proprietario du una ditta edile.
  
Massimiliano Elia: …eee devi andare alle 19.45.
  
Andrea Bisconti: okay, va bene… okay.
  
Massimiliano Elia: eh!… non ti dimenticare.
  
Andrea Bisconti: no no… a posto! …No
  
Successivamente, i due si risentono per telefono
  
M.E.: ohu!
  
A.B.: sono a casa.
  
M.E: a posto?
  
A.B.: si si … a posto a posto.



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