Il Presidente dell’Ordine dei Medici Luigi Pepe rischia di finire sotto processo, il 24 gennaio l’udienza preliminare

In quella data il gup deciderà se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio del pm o prosciogliere l’imputato. Avrebbe costretto il dr. Mauro Minelli, a dimettersi dal ruolo di Direttore Responsabile dell’Imid.

Il Presidente dell'Ordine dei Medici della Provincia di Lecce rischia di finire sotto processo ed il 24 gennaio 2017 si terrà l'udienza preliminare, innanzi al gup Cinzia Vergine. In quella data, il giudice deciderà se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero Paola Guglielmi o prosciogliere l'imputato.  
 
Luigi Pepe,  70enne di Surano, risponde delle ipotesi di reato di concussione, abuso d'ufficio aggravato, diffamazione continuata, stalking, violenza o minaccia per costringere a commettere un reato. Tra le  "parti offese" risultano il dr. Mauro Minelli, ex DirigenteResponsabile dell'Imid (Centro di Cura delle Malattie Rare); il Presidente di un 'Associazione dei Malati; l'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Lecce.
 
L'inchiesta prese avvio dalla denuncia presentata il 17 settembre 2014 da Minelli, 59enne originario di Campi Salentina, seguita da numerose integrazioni. Luigi Pepe risponde delle accuse di concussione, abuso d'ufficio aggravato, diffamazione continuata, stalking, violenza o minaccia per costringere a commettere un reato.
 
Riguardo l'ipotesi di concussione, il pm ritiene che il Presidente dell'Ordine dei Medici della Provincia di Lecce  abbia abusato delle sue qualità e dei suoi poteri. Anzitutto, fino al 19 luglio del 2013, avrebbe costretto  il  dr. Mauro Minelli, a dimettersi dal ruolo di Direttore Responsabile dell'Imid (Centro di Cura delle Malattie Rare), allo scopo di ottenere la chiusura di tale struttura sanitaria. Per raggiungere l'obiettivo, egli avrebbe fatto ricorso a minacce verso Minelli ed i suoi collaboratori.
 
Pepe risponde anche dell'accusa di abuso d'ufficio aggravato. Fino al mese di aprile di quest'anno, avrebbe messo in atto cinque procedimenti disciplinari contro Minelli, mentre si sarebbe dovuto astenere, in considerazione dell'ostilità pubblicamente manifestata nei confronti del Direttore dell'Imid.
 
La Procura ipotizza anche il reato di diffamazione a carico del Presidente dell'Ordine dei Medici. Pepe ad esempio nella conferenza stampa del 4 ottobre, avrebbe definito Minelli "persona poco chiara, millantatore, usurpatore di titoli, truffatore, incompetente ecc…”. Pepe deve difendersi anche dell'accusa di stalking, in quanto, avrebbe messo in atto, a partire dal dicembre del 2012,  una serie di atti persecutori nei confronti di Minelli, consistenti in telefonate, lettere. Questi comportamenti avrebbero cagionato nella presunta vittima, stati d'ansia e depressivi che l'avrebbero indotto ad allontanarsi da Lecce e dalla sua famiglia .
 
Inoltre, vi è l'ipotesi di reato di "violenza o minaccia per costringere a commettere un reato". Pepe, il 5 aprile di quest'anno, avrebbe chiesto per mezzo di minacce, al Presidente di un Associazione di Malati, di calunniare Minelli. In che modo? Invitandola a scrivere in sua presenza, una lettera ai Carabinieri.
 
La chiusura delle indagini è arrivata dopo che il gip Alcide Maritati ha accolto l'opposizione alla richiesta di archiviazione dei legali del dr. Mauro Minelli, gli avvocati Giuseppe Terragno e Anna Centonze.
 
Luigi Pepe e assistito dagli avvocati Luigi Covella e Mariangela Vanessa Pepe.



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