‘Il viaggio della speranza’, Frecciabianca Milano-Lecce resta bloccato sotto il sole cocente

Molti salentini e turisti diretti a Lecce erano tra i malcapitati sul treno partito da Milano che si è bloccato poco prima di Bologna. Alcuni passeggeri raccontano di diversi malesseri per il caldo asfissiante.

Non bastava il caldo cocente e le temperature asfissianti di quella che molto probabilmente sarà ricordata come la domenica più calda dell’estate 2015, non bastava trovarsi in viaggio proprio nel cuore delle ore più infuocate della giornata, ma un’altra disavventura era dietro l’angolo e ha colpito alcuni sfortunati viaggiatori, tra cui tanti salentini.

Un treno Frecciabianca, il 9811 Milano-Lecce, è rimasto fermo a lungo per un guasto a Lavino, nel bolognese, sotto il sole cocente e senza aria condizionata, con temperature prossime ai 40 gradi. Il convoglio si è bloccato poco prima delle 14 nei pressi della stazione in questione. È partito un locomotore sostitutivo da Bologna che ha raggiunto e agganciato il Frecciabianca: prima lo ha portato a Lavino dove è rimasto fermo per consentire attività di assistenza ai passeggeri, per verificare le loro condizioni. Molti di loro stavano tornando nel capoluogo salentino per trascorrere le vacanze.

“Quando è arrivata la notizia del guasto – spiegano dalle Ferrovie – infatti la sala operativa ha allertato vigili del fuoco, 118 e protezione civile, viste le elevate temperature. In precedenza, in attesa del locomotore, era stata sospesa per circa 30 minuti la circolazione dei treni, sia in direzione nord che sud, per consentire l’apertura delle porte e la discesa in sicurezza dei passeggeri per poter respirare, visto che l’aria condizionata non funzionava più”.

Molto probabilmente sono state le altissime temperature a provocare il guasto che ha messo a repentaglio la salute dei passeggeri. Anche da bordo treno diversi di loro hanno fatto partire telefonate verso il 118 e vigili del fuoco. Secondo i passeggeri ci sarebbero stati anche alcuni malesseri. Poi il treno è partito da Lavino ed è arrivato a Bologna, dove c’è stata una nuova sosta per verificare le condizioni dei passeggeri e sono state distribuite bottiglie d’acqua. Verso le 17, poi, dopo circa tre ore di un’attesa che si è tramutata in un inferno, è ripartito verso Lecce.



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