In Salento con la mano lesta: arrestate madre e figlia riconosciute tra la folla de ‘La Notte della Taranta’

Madre e figlia di Eboli sono state arrestate ieri mattina a Eboli. Le due avevano rubato un portafoglio a una donna di Ruffano, ma, riconosciute dai Carabinieri di Corigliano tra il pubblico della Notte della Taranta, sono finite nei guai.

La storia ha dell’incredibile, e, aggiungiamo, anche una buona dose di fortuna. È la storia che ha portato all’arresto di due donne di Eboli, protagoniste di una vacanza truffaldina trascorsa in Salento durante l’estate.
 
È iniziato tutto da una denuncia depositata nel mese di agosto da una 64enne di Melpignano, la quale si era recata dai Carabinieri dopo essere stata vittima di furto del suo portafoglio. Il fatto risale, appunto, allo scorso ferragosto: la vittima della ruberia si trovava a Ruffano, intenta a visitare il noto santuario di San Rocco. D’un tratto è stata avvicinata da due donne che, con mossa repentina e abile, le hanno sfilarono il portafogli contenente 300 euro in contanti e la carta Bancoposta.
 
Con la carta – e relativo codice pin in mano – le due signore hanno provveduto a prelevare in poche ore un totale di oltre mille euro, a completa insaputa della vittima.  Compreso di essere stata in qualche modo raggirata, la 64enne si è recata ai Carabinieri della Stazione di Corigliano d‛Otranto, i quali, al termine di una specifica attività di indagine, hanno identificato gli sportelli Atm presso i quali erano stati effettuati ben 5 prelievi, estrapolando le immagini delle telecamere istallate sul posto.
 
Identificate, i militari si sono messi sulle tracce di una 50enne e di una ragazza più giovane, responsabili dei reati descritti. E‛ stata avviata subito una analisi degli identikit presenti in banca dati che, in un primo momento ha dato esito negativo. Ma, all’improvviso, è arrivata la svolta.
 
Durante la manifestazione di musica popolare più famosa dell’estate salentina, la “Notte della Taranta”, i Carabinieri, dove tra oltre 150mila persone presenti, hanno riconosciuto le due donne riprese dalle immagini estrapolate dalle telecamere dei bancomat. “Erano rimasti così impressi quei volti nella mente dei militari che, appena notate aggirarsi per l‛area del concertone, non hanno avuto dubbi e le hanno immediatamente identificate”, scrivono in una nota gli stessi militari. I riscontri successivi sono stati determinanti per fornire all’Autorità Giudiziaria tutte le fonti di prova ritenute sufficienti a richiedere al Gip l‛emissione di una misura cautelare in carcere, in particolare i tratti somatici, l‛abbigliamento, i tatuaggi.
 
Ieri mattina, infine, poco prima dell’alba, i Carabinieri salentini, in quel di Eboli, coadiuvati dai militari della locale Compagnia Carabinieri, hanno individuato le due donne: si tratta di Rita Petrillo, classe 1963, e Veronica Morelli di 31 anni, madre e figlia con precedenti specifici per simili reati.
  
Entrambe sono state tratte in arresto e condotte, a seguito delle formalità di rito, all’interno della Casa Circondariale di Salerno.



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