Inchiesta “Antiracket Salento”: 23 persone sotto processo, gli altri imputati scelgono i “riti alternativi”

Secondo la Procura, il Presidente dell’associazione Antiracket Salento, Maria Antonietta Gualtieri, avvalendosi dell’apporto di amministratori, imprenditori ed avvocati, avrebbe posto in essere più condotte delittuose per accedere ai finanziamenti pubblici.

Tribunale penale Lecce

Ventitre persone finiscono sotto processo nell’ambito dell’inchiesta sull’”affaire antiracket”.
Al termine dell’udienza preliminare, il gup Alcide Maritati ha rinviato a giudizio: Maria Antonietta Gualtieri, 62 anni, di Lecce, Presidente dell’associazione Antiracket Salento; Giuseppe Naccarelli, 48 anni, di Veglie, ex funzionario del Comune; Pasquale Gorgoni, 52 anni, di Lecce, funzionario di Palazzo Carafa; Attilio Monosi,47 anni di Lecce, ex assessore al Bilancio, raggiunto da una misura interdittiva dai pubblici uffici.

Tutti i nomi

Sono stati rinviati a giudizio anche: Marco Fasiello, 39 anni, di Lecce; Francesco Lala, 37 anni, di Leverano; Marcella Lezzi, 73 anni, di Veglie; Giorgio Bovi, 53 anni, nato a Lecce e residente a Roma; Lucia Rainò, 51 anni, di Lecce; Maria Marzia Dimastrogiovanni, 40 anni, di Leverano; Marco Bolognini, 65 anni, di Cellino San Marco; Biagio Solazzo, 54 anni, di Lecce; Giancarlo Saracino, 64 anni, di Lecce; Maurizio Vetere, 57 anni, nato a Taranto e residente a Nardò; Paolo Rollo, 59 anni, di Lecce; Pierantonio Cicirillo, 53 anni, di Lecce; Francesco Cavallo, 36 anni, di San Cesario; Giovanni De Matteis, 47 anni, di Gallipoli; Pierfilippo Centonze, 48 anni, di Novoli; Marco Centonze, 42 anni, di Carmiano; Maria Carmela Picciolo, 49 anni, di Gallipoli; Vincenzo Specchia, 64 anni, di Galatina; Fabrizio Natale, 40 anni, di Lecce.
Gli imputati dovranno presentarsi l’8 gennaio prossimo innanzi ai giudici della seconda sezione collegiale per l’inizio del processo.

Disposto il rinvio a giudizio, inoltre, per “cinque persone giuridiche” ovvero altrettante aziende per illeciti amministrativi, in relazione al reato di truffa. Si tratta della: All Energy con sede a Cellino San Marco; Saracino Costruzioni s.r.l. ; South Production; Yltour e My Italy Consulting s.r.l. tutte con sede a Lecce. Invece, Ilenia Sambati, 43 anni, di Lecce è stata prosciolta da ogni accusa. Questa è difesa dagli avvocati Marco Castelluzzo e Francesco Calabro.

Invece hanno chiesto di patteggiare la pena, dopo aver “concordato” la pena con il pm: Serena Politi, 39 anni, di Carmiano, ex segretaria della Gualtieri; Maria Teresa Perrone, 63 anni, di Carmiano; Chiara Manno, 37 anni, di Surbo; Michele Pasero, 51 anni, di Lecce; Stefano Maria Laudisa, 24 anni, di Cavallino; Salvatore Fiorentino, 60 anni, di Lecce; Costantina Sanghez De Luna, 50 anni, di Novoli; Ubalda Levante, 43 anni, di Carmiano. Il gup Alcide Maritati scioglierà le riserve, il prossimo 22 novembre. In quella data, dovrebbe svolgersi anche la discussione del processo per i due imputati che hanno scelto il giudizio abbreviato: F. V., 38 anni, di Lecce; Cristian Colella, 42 anni, di Brindisi e Salvatore Laudisa, 52 anni, di Lecce.

Nell’udienza di ieri si sono costituiti parte civile : la Regione Puglia; l’ associazione Antiracket Lecce e quella di Taranto e due ex dipendenti che risultavano parti offese nel procedimento. Il Comune di Lecce ed Il Ministero e il Ministero dell’Interno, (Ufficio del Commissario Straordinario per il Coordinamento delle iniziative del settore Antiracket ed Usura) non si sono costituiti parte civile.

L’inchiesta

Ricordiamo che nelle settimane scorse, la Procura leccese ha chiesto il rinvio a giudizio per trentacinque imputati. L’istanza è stata avanzata dai pubblici ministeri Roberta Licci e Massimiliano Carducci.

Secondo la Procura, il Presidente dell’associazione Antiracket Salento, avvalendosi dell’apporto di numerosi altri soggetti, tra inquadrati all’interno della stessa associazione e pubblici amministratori, oltre che privati imprenditori ed avvocati, avrebbe posto in essere più condotte delittuose volte al fraudolento accesso ai finanziamenti. La Gualtieri risponde delle accuse di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, concussione, falso ideologico e materiale, millantato credito. Non solo, anche di associazione a delinquere nel ruolo di capo, ma anche di promotore assieme a Giuseppe Naccarelli e Pasquale Gorgoni. Dopo i ricorsi presentati dalla difesa innanzi al Riesame ed al gip, i tre imputati hanno lasciato il carcere e sono ristretti ai domiciliari.

Riguardo la posizione di Attilio Monosi, la Procura contesta le accuse di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso e peculato, in merito ai lavori di ristrutturazione della sede di Lecce dell’associazione Antiracket, affidati alla ditta Saracino.

Gli imputati sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati: Riccardo Giannuzzi, Luigi Covella, Giuseppe Milli, Amilcare Tana, Luigi Rella, Stefano De Francesco,Anna Grazia Maraschio, Francesco Vergine, Carlo Sariconi, Andrea Conte, Francesco De Iaco, Cesare Del Cuore, Paolo D’Amico e Sandro Caforio entrambi del Foro di Brindisi, Francesco Spagnolo, Andrea Sambati, Giuseppe Romano, Paolo Spalluto, Francesco Galluccio Mezio, Francesca Conte,Viola Messa, Marco Pezzuto, Paolo Pagliara, Riccardo Rodelli, Daniele Cataldi, Vincenzo Magi, Lavinia Gala, Daniela Colella, Carlo Congedo, Cristiano Solinas, Alessandro Troso, Giuseppe Fornari del Foro di Milano, Antonella Lillo, Romeo Russo, Manfredo Fiormonti del Foro di Latina.



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