Compie una rapina dietro l’altra, inseguito dai Carabinieri si schianta contro un albero: è grave

È in pericolo di vita il rapinatore scatenato che ha messo a segno tre colpi alle prime luci del mattino. Dopo l’ultima rapina, è stato intercettato da una gazzella dei Carabinieri. Per sfuggire all’arresto si è schiantato con l’auto rubata contro un albero di ulivo.

Non è la scena di un film d’azione, ma la sequenza di reati commessi da un rapinatore scatenato che, alle prime luci dell’alba, ha seminato il panico mettendo a segno tre colpi, uno dietro l’altro. Con il volto coperto per non essere riconosciuto e armato fino ai denti ha rapinato due anziani. Con la Panda rubata ha investito un operatore ecologico colpevole di trovarsi nel posto sbagliato al momento spagliato. Non contento, ha preso di mira una ferramenta, dove ha minacciato un povero cliente a cui ha sottratto il cellulare e, per finire, si è diretto in un’abitazione per ‘svaligiarla’.

Il rocambolesco inseguimento

La scorribanda mattutina del malvivente non poteva passare “inosservata”. Gli uomini in divisa si erano messi sulle sue tracce. Lo stavano appunto cercando quando hanno incrociato la sua strada. È nato un rocambolesco inseguimento, terminato nel peggiore dei modi.

Il rapinatore, probabilmente per sfuggire all’arresto, ha premuto il piede sull’acceleratore, ma ha perso il controllo della macchina rubata, a pochi passi da una curva. La corsa è finita quando si è schiantato contro un albero di ulivo. Da qui l’altra folle corsa: quella dell’ambulanza del 118 che lo ha accompagnato all’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.

L’uomo, che risponde al nome di Massimiliano Perrone, nato a Lecce 46 anni fa, ma residente a Guagnano,  si trova ricoverato in prognosi riservata. Le sue condizioni sono gravi, tanto che si teme per la sua vita.

I colpi

Tutto è cominciato nelle campagne di Salice Salentino, in contrada “La Chianca”. È qui che ha sottratto una vecchia Fiat Panda ad alcuni anziani del posto. I malcapitati non hanno potuto far altro che consegnargli le chiavi: impugnava una pistola e un coltello. Con l’auto rubata si è diretto nel centro abitato. A pochi passi dal deposito della nettezza urbana, ha investito un operatore ecologico che si trovava a bordo strada. Soccorso dai suoi colleghi che hanno chiamato il 118 è stato trasportato con  un’ambulanza all’ospedale “San Giuseppe” di Copertino. Per fortuna non rischia la vita, ma è strato ‘trattenuto’ per gli accertamenti del caso.

Come se nulla fosse accaduto, il malvivente ha raggiunto il centro abitato di Veglie, dove ha preso di mira una Ferramenta.  A suon di intimidazioni si è fatto consegnare il registratore di cassa, ma se l’è presa anche con un cliente, al quale ha strappato di mano il cellulare dopo averlo minacciato con la pistola.

Si è accontentato del bottino? Macché. Non pago, ha fatto irruzione all’interno di un’abitazione di una signora.  Qui, si è “accontentato” di un altro cellulare e di un computer portatile.

L’incidente

Durante la fuga, l’auto è stata intercettata da una pattuglia del Nucleo operativo radiomobile dei carabinieri di Campi Salentina che stavano perlustrando la zona dopo le numerose chiamate giunte al 112 dalle sei del mattino. È nato un rocambolesco inseguimento, terminato quando il malvivente si è schiantato prima contro un cartello stradale e poi contro un albero di ulivo.

Sapeva di avere il fiato sul collo e ha accelerato, perdendo il controllo dell’auto rubata all’altezza di una curva. Estratto dall’abitacolo dai vigili del fuoco, il 46ecce è stato trasportato in codice rosso al Fazzi, dove si trova ricoverato in prognosi riservata. Le sue condizioni, come detto, sono gravi.



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