Truffa per liquidare le ferie di un dirigente? Tre indagati, tra cui l’ex Sindaco di Lizzanello

Ieri mattina nel Municipio del Comune, i militari hanno esibito un decreto di perquisizione e sono stati acquisiti alcuni documenti ritenuti utili alle indagini.

La Procura leccese intende fare chiarezza su una presunta truffa che coinvolgerebbe, tra gli altri, l’ex sindaco di Lizzanello.

Ieri mattina sono scattate nel Municipio del Comune, una serie di perquisizioni e sono stati acquisiti alcuni documenti ritenuti utili alle indagini.

Al centro dell’inchiesta, condotta dal pubblico ministero Massimiliano Carducci, una richiesta di congedo riportante un presunto falso timbro di protocollo e una determina illegittima per la liquidazione delle ferie non godute dal dirigente comunale.

Il decreto di perquisizione esibito dai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Lecce, ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di tre persone: l’ex sindaco di Lizzanello Costantino Giovannico, 63 anni; l’ex dirigente del Servizio economico finanziario Antonio Petrelli, 68 anni di Lizzanello e la responsabile, all’epoca dei fatti, del settore Segreteria e Affari generali, Vita Giovanna Lippolis, 65 anni, di Cavallino. Rispondono delle accuse di abuso d’ufficio, falso ideologico in atto pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Secondo la Procura, i tre indagati avrebbero fatto “carte falsein favore della Petrelli per “intascare” oltre 12.500 euro, (equivalenti a 53 giorni di ferie non godute) al momento della cessazione del servizio. A riprova di ciò, vi sarebbe una determina del 9 febbraio 2015, a firma della Lippolis e ritenuta illegittima. Infatti, in precedenza (il 19 giugno 2014), sarebbe stato emanato dalla Petrelli un altro atto, ritenuto falso dagli inquirenti: la richiesta di congedo ordinario/straordinario/permesso, con un falso timbro di protocollo e, in calce, il diniego alla concessione delle ferie per motivi di servizio, a firma dell’allora sindaco Giovannico.

L’inchiesta è ancora agli inizi e gli indagati potrebbero essere ascoltati nei prossimi giorni e chiarire la propria posizione.