Inseguito dai Carabinieri dopo un prelievo con carta Postamat rubata, sorvegliato patteggia 2 anni

Ricordiamo che Domenico Vitale, 44enne leccese è finito in manette il 13 aprile scorso, presso un esercizio commerciale di Surbo. L’uomo è stato rintracciato, dopo i rocamboleschi fatti avvenuti alle luci dell’alba di domenica 3 aprile.

Si rese protagonista di un folle inseguimento per le vie di Lecce con i Carabinieri che lo avevano "pizzicato", insieme a un complice, mentre prelevava denaro con una carta rubata da uno sportello postale.
 
Domenico Vitale, 44enne sorvegliato speciale leccese ha patteggiato la pena a 2 anni, senza sospensione della stessa, per via dei precedenti penali. Il gup Stefano Sernia ha accolto la richiesta dei difensori di Vitale, gli avvocati Mario Ciardo e Carlo Reho. I difensori avevano in precedenza "concordato" il patteggiamento con il pubblico ministero Roberta Licci.
 
Ricordiamo che Domenico Vitale è finito in manette il 13 aprile scorso, presso un esercizio commerciale di Surbo. I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Lecce lo hanno tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare. A Vitale venivano contestati la violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale, resistenza a pubblico ufficiale, il danneggiamento di un’autovettura dei Carabinieri, ed infine l’indebito utilizzo di una carta Bancoposta, provento di un furto in appartamento.
 
Vitale è stato rintracciato una settimana dopo i rocamboleschi fatti avvenuti, alle luci dell'alba, di domenica 3 aprile scorso. Intorno alle  6.50 di quella mattina, una pattuglia di Carabinieri è stata inviata in Piazza Napoli (zona 167 A). Qui era stata notata da qualcuno, una persona travisata da passamontagna, in prossimità di uno sportello Bancoposta. Una volta giunta sul posto, la pattuglia ha scorto anche un’autovettura Alfa Romeo 156 e gli uomini dell'Arma riuscirono ben presto ad identificare Vitale. A quel punto, i Carabinieri si sono frapposti con la loro auto davanti alla vettura, ma i due malviventi per darsi alla fuga, hanno ingaggiato uno spericolato inseguimento con gli uomini dellArma, speronando lautovettura di servizio. I militari  con sirene e lampeggianti attivati, si sono messi sulle loro tracce per oltre 25 minuti, tra manovre spericolate e infrazioni al Codice della Strada. Infatti, dopo aver percorso a folle velocità le vie del centro urbano, alcune strade provinciali , i fuggitivi sono riusciti a far perdere le proprie tracce.
 
Quindi i Carabinieri si sono immediatamente recati presso l’abitazione di Vitale, non trovando nessuno. In quella circostanza, i carabinieri son venuti a conoscenza dell’obbligo di soggiorno. Non solo, l’uomo non possedeva nemmeno la patente di guida, poiché revocata in passato e mai concessa nuovamente. Vitale venne così  denunciato a piede libero.
 
Dalle successive indagini con l'acquisizione delle immagini di videosorveglianza e gli estratti delle operazioni dell’ATM, emersero importanti elementi. Il complice di Vitale aveva effettuato un prelievo di 600 euro (altri tentativi erano andati a vuoto per mancanza della disponibilità giornaliera di denaro), con una tessera Bancoposta intestata ad una signora di Novoli. La donna aveva subito il furto proprio quella stessa notte nel suo appartamento. Si arrivò ben presto all'epilogo della rocambolesca vicenda, con l'arresto di Vitale.



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