Interruzione di pubblico servizio? Nuove indagini della Procura sulle Ferrovie Sud Est

Il sostituto procuratore Paola Guglielmi sulla scorta di un esposto presentato dai genitori di alcuni studenti del Sud Salento, ha aperto un nuovo fronte investigativo. In particolare, sono in corso delle verifiche sulla tratta Presicce-Acquarica-Casarano.

Si allarga l'inchiesta sui presunti disservizi delle Ferrovie Sud-Est. Difatti, il sostituto procuratore Paola Guglielmi sulla scorta di un esposto presentato dai genitori di alcuni studenti del Sud Salento, ha aperto un nuovo fronte investigativo, con l'ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio. In particolare, sono in corso delle verifiche sulla tratta del trasporto su gomma Presicce-Acquarica-Casarano. I denuncianti lamentavano come, nel febbraio scorso, i propri figli nonostante risultassero provvisti di un abbonamento alle Fse, non avessero potuto usufruire del servizio. Infatti, riferivano come il pullman che li avrebbe dovuti condurre a Casarano non fosse sempre attivo. Dunque, i ragazzi in alcune circostanze, non potevano più raggiungere il liceo, con lo stesso mezzo utilizzato all'inizio dell'anno scolastico.
  
Tale inchiesta è confluita in quella riguardante la presunta violazione degli standard di sicurezza e di qualità del servizio. Anche in questo caso, si parla di mezzi di trasporto su gomma. Il pm Guglielmi, già nel dicembre scorso ha iscritto nel registro degli indagati  per l'ipotesi di reato di "violazione delle norme di sicurezza sul lavoro", Andrea Viero, 52enne originario di Marostica (Provincia di Vicenza), Presidente del Consiglio di Amministrazione e legale rappresentante dell'azienda, all'epoca dei fatti. Invece, come logica conseguenza di questo iniziale filone investigativo, è già stato emesso un decreto di archiviazione del procedimento, per un autista di un pullman delle Sud Est, assistito dall'avvocato Tony Indino.
  
Il conducente rispondeva dell'accusa d'interruzione di pubblico servizio (l'uomo si sarebbe rifiutato di mettersi al volante del mezzo). Questi, gravato da alcuni problemi di salute, non si sarebbe sentito di affrontare un lungo tragitto con l'aria calda che si era accumulata all'interno del bus, per l'impossibilità di aprire i finestrini. Questa prima ipotesi di reato venne valutata, dopo l'esposto di una turista di Santa Cesarea Terme depositato nel luglio scorso. Ascoltato dagli inquirenti, però, l'autista avrebbe fornito ulteriori importanti indicazioni; il rifiuto di effettuare la corsa da Poggiardo fino a Santa Cesarea (circa otto chilometri), sarebbe scaturita dal mancato funzionamento del climatizzatore. Fu ascoltato come persona informata dei fatti, anche un suo collega che avrebbe confermato la tesi del malfunzionamento dell'impianto.
  
A quel punto, le indagini virarono in un'altra direzione e si arrivò ad indagare i vertici dell'azienda, con la suddetta accusa di violazione  degli standard di sicurezza e di qualità del servizio. Le indagini, ancora in corso e condotte dagli uomini dello Spesal riguardano vari aspetti: la certificazione del sistema di qualità ed il rilascio dello stesso; la programmazione delle manutenzioni stagionali dei mezzi di trasporto e la qualità degli interventi di igienizzazione e pulizia quotidiana.
  
Ricordiamo che negli ultimi mesi, la situazione sui mezzi della Sud Est è divenuta per molti utenti insostenibile e si sono continuamente susseguite lamentele e disagi, soprattutto tra gli studenti. Numerose anche le segnalazioni agli organi di stampa, cosicché molti articoli di testate cartacee ed on line, sono state acquisite dagli inquirenti come spunto investigativo.



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