L’avvocato Francesco D’Agata ottiene i domiciliari e lascia il carcere

Il gip ha accolto la seconda richiesta del suo difensore, Luigi Rella. Il legale ha invocato un’attenuazione della misura detentiva per il 38enne leccese, tra i referenti dello ‘Sportello Dei Diritti’

L’avvocato Francesco D’Agata ottiene gli arresti domiciliari e dopo oltre un mese può lasciare il carcere. Il gip Cinzia Vergine ha accolto la seconda richiesta del suo difensore, Luigi Rella. Il legale ha invocato un’attenuazione della misura detentiva per il 38enne leccese, tra i referenti dello “Sportello Dei Diritti”, di cui è Presidente il padre Giovanni: la detenzione carceraria sarebbe sproporzionata rispetto ai presunti reati commessi da Francesco D’Agata.

Il giudice ha avallato la richiesta poiché, dopo un mese e dieci giorni trascorsi presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola, non vi sarebbero più le esigenze cautelari. Francesco D’Agata era stato arrestato il 12 ottobre scorso per una presunta truffa ai danni di una senegalese, corredata da una falsa sentenza. Il gip Cinzia Vergine aveva respinto una prima richiesta di scarcerazione o di sostituzione della misura, presentata dall’avvocato Rella.

La versione fornita dall’avvocato D’Agata al giudice sarebbe diametralmente opposta rispetto a quella della signora senegalese. Riguardo il reato principale di truffa aggravata, il legale ha ricostruito la dinamica affermando che dopo aver vinto la causa e ottenuto più di 600mila euro dal Fondo Vittime della Strada, avrebbe concluso un “patto di quota lite” (doveva essere retribuito in proporzione alle somme percepite come risarcimento del danno dalla signora senegalese coinvolta in un terribile incidente stradale).

Non solo, Francesco D’Agata avrebbe anche sostenuto che la falsificazione della sentenza sia stata messa in atto dalla signora senegalese, per occultare al marito la cifra esatta del risarcimento. Dunque, sarebbe stata la presunta vittima a versare le somme di denaro “contestate”.

Il giudice delle indagini preliminari ha ritenuto (attraverso l’ordinanza con cui ha rigettato la prima istanza di scarcerazione), che le dichiarazioni di D’Agata fossero inattendibili e contraddittorie. Anche perché, la signora senegalese ed il marito sono stati riascoltati dal magistrato e la loro versione è stata ritenuta veritiera.

Nei giorni scorsi, inoltre, il Tribunale del Riesame (Presidente e relatore, Maria Pia Verderosa, a latere Antonio Gatto e Anna Paola Capano ) ha rigettato l’istanza di revoca dell’ordinanza del gip.



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