La coraggiosa decisione della famiglia di un 63enne: donati fegato, reni e cornee

La famiglia di un 63enne ha acconsentito alla donazione degli organi del proprio caro, spirato dopo un brutto incidente domestico. Fegato, reni e cornee sono stati prelevati dopo un lungo e complesso intervento all’ospedale di Casarano.

Il dolore per la perdita di un proprio caro si trasforma in un atto di coraggio per la famiglia di un 63enne che non ce l’ha fatta a superare un brutto indicente domestico. Fatale una caduta che gli ha causato un trauma cranico, ma da oggi i suoi organi potranno salvare altre vite. Il fegato, i reni e le cornee del 63enne, infatti, sono stati prelevati dopo un lungo e complesso intervento portato a termine dai chirurghi dell’Ospedale “Ferrari” di Casarano. Un prelievo che arriva a pochi giorni da quello avvenuto all’Ospedale “Fazzi” a dimostrazione di come, fortunatamente, stia cambiando la cultura della donazione. 
 
Il paziente 63enne era stato ricoverato nel pomeriggio del 14 febbraio ed era stato sottoposto ai trattamenti e alle indagini diagnostiche richiesti dal caso. Una volta esclusa la possibilità di trattamento neurochirurgico, il paziente era stato ricoverato in Rianimazione. Purtroppo, però, le lesioni cerebrali causate dal trauma hanno mostrato una evoluzione particolarmente maligna, tanto che nel pomeriggio del 15 febbraio i medici hanno dovuto procedere ad una diagnosi di morte encefalica. È seguito, come da prassi, il periodo di osservazione per l'accertamento di morte. I familiari, informati della situazione e della possibilità di vita che pure può nascere da un dramma così grande, non hanno esitato ad acconsentire al prelievo di organi e tessuti.
  
«Un percorso lungo – spiega il direttore medico del “Ferrari”, Gabriella Cretì – iniziato nella serata di ieri e terminato oggi, in tarda mattinata, e che non sarebbe stato possibile senza il grande gesto di umanità e generosità della famiglia, cui va il nostro profondo ringraziamento».
 
Preziosa si è rivelata anche la collaborazione dei Carabinieri della stazione di Casarano e del magistrato di turno, che ha consentito di ottenere in breve tempo l'autorizzazione al prelievo: «La cultura della donazione – dice il dott. Giancarlo Negro, responsabile del Centro Donazioni di Casarano – si nutre, evidentemente, dell'apporto di sensibilità e Istituzioni diverse, tutte ugualmente impegnate nel ricavare un barlume di luce da un’oscura tragedia».



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