Sei i furti denunciati e molti altri sospettati su cui ora si indaga. A spingere gli agenti della sezione volanti a pensare che si tratti della stessa persona è stata la descrizione dell’autore fornita dalle vittime, quando hanno raccontato l’accaduto in Questura: tutte hanno parlato di un uomo alto circa un metro e 70, carnagione chiara e sulla trentina.
E il modus operandi, una tecnica semplice quanto efficace: aspetta con pazienza che le “prede” salgano in macchina e quando stanno per partire apre lo sportello del lato passeggero per impossessarsi della borsa lasciata frettolosamente sul sedile. Le malcapitate non sono scelte a caso: si tratta di donne tutte rigorosamente di mezza età.
Sei, come detto, i furti che il malvivente è riuscito a mettere a segno in pochi giorni, tra il rione San Pio, il Quartiere Ferrovia e la Stazione. In alcuni casi, il ladro si è dovuto accontentare di poche decine di euro. In altri, il bottino è stato più cospicuo. Soldi a parte, per le vittime il danno riguarda la perdita di documenti di identità, delle chiavi di casa e degli effetti personali.
Alcuni colpi
L’uomo – che è ancora ricercato – ha iniziato la serie il 7 marzo in via delle Anime, quando una donna è stata avvicinata mentre si accingeva a mettere in moto l’auto. La borsa, in questo caso, conteneva 550 euro, documenti e il telefono cellulare. Il giorno successivo, il copione si è ripetuto in via Rubini, quando si è impossessato. E ancora: il 12 marzo, in via De Jacobis. Sempre di pomeriggio. Tutti i colpi sono riusciti tranne nell’ultimo caso in via Cesare Battisti quando un passante, attirato dalle urla della poveretta, ha costretto il ladro in fuga ad abbandonare la borsa.
Azionare subito la chiusura degli sportelli e non lasciare mai la borsa incustodita, anche nell’abitacolo: sono questi i consigli della Polizia che sta lavorando per incastrare l’autore.