Lavorare nel Mezzogiorno, tra crisi e nuovi sviluppi: la Cigl lancia un nuovo sportello

Lavoro e Sud, iniziativa di Nidil e Cgil Lecce all’Open Space di Piazza Sant’Oronzo. Apertura di uno spazio in città per lavoratori con partite IVA, autonomi e precari.

Partiamo da un dato piuttosto allarmante: supera il 55% la disoccupazione giovanile in provincia di Lecce (stando ai dati del Centro per l’Impiego relativi al 2015). Preoccupa soprattutto il dato dei cosiddetti “inattivi”, ovvero coloro i quali non risultano né tra gli occupati, né tra i disoccupati. Semplicemente, sono fuori dal mondo per varie ragioni, una fra tutte la rinuncia a cercare un’occupazione. Sarà la delusione, i continui e fastidiosi “le faremo sapere” o le numerose promesse disattese. Fatto sta che in tale fascia rientrano, purtroppo, oltre 18mila laureati. Gente preparata, dunque, che – avendo ottenuto un titolo di studio dopo anni di sacrifici – qualcosa la saprà pur fare. Spicca, inoltre, una statistica riguardante le donne. Non più giovanissime, ma nemmeno ormai anziane al punto da essere escluse dal panorama lavorativo: il 44,1% – tra i 35 e 44 anni – è inattivo.
 
Parte allora da questa precisa ricerca l’incontro tenutosi ieri, presso l’Open Space di Piazza Sant’Oronzo, organizzato da Nidil e Cgil Lecce e intitolato "Lavoro e Sud. Nuovi Orizzonti. Tutele Universali”. «Accendiamo un faro per tutti i giovani del Mezzogiorno – dichiara ai microfoni di LecceNews24.it Valentina Fragassi, segretario generale Cgil Lecce – partendo dall’analisi del lavoro autonomo, dipendente e ‘atipico’. Dopodiché, si prende spunto dai dati INPS e dell’Osservatorio del precariato per dare risposte che, comunque, la Cgil aveva già dato in precedenza sul Jobs Act. Una riforma che non è stata incisiva dal punto di vista occupazionale. A tal proposito, noi oggi assieme al Comune di Lecce siamo al lavoro nel tentativo di delineare un nuovo progetto di sviluppo sulle opportunità giovanili». «Il capoluogo salentino – aggiunge – possiede un polo universitario molto attivo. Importante: lanciamo uno sportello dedicato alle Partite IVA, lavoratori autonomi e precari, relativo alla consulenza fiscale ma non solo. Applicheremo l’estensione delle tutele nei confronti di tutti, a partire da quanto contenuto nella Carta dei Diritti».
 
Gli fa eco Pino Gesmundo, segretario generale CGIL Puglia:«Il tema dello sviluppo, dei diritti e delle garanzie. I giovani abbisognano di risposte ed esistono potenzialità che vanno sviluppate. Risorse e fondi strutturali. Opportunità da cogliere al volo per creare cantieri e, ovviamente, lavoro. Ci sono ragazzi in grado di dare molto per il territorio. E c’è anche un piano che la Cgil ha messo in campo, valuteremo le iniziative del Governo sulle politiche di sviluppo nel Mezzogiorno, così da colmare un gap importante in riferimento al PIL». «Noi come Nidil e CGIL – conclude Daniela Campobasso, segretario generale Nidil Lecce – siamo in gioco ormai da tempo su queste tematiche, affrontandole, ad esempio, nelle giornate del lavoro e quindi nella Carta Universale dei Diritti presentata nei giorni scorsi in Parlamento. Noi non diamo soluzioni salvifiche, cerchiamo sinergia istituzionale con le parti sociali tramite una pianificazione concertata».



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