Marijuana in quantità e un foglio con i nomi degli acquirenti? Scarcerati due giovani di Nardò

Due giovani di Nardò erano finiti ai domiciliari con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il gip ha accolto l’istanza dell’avvocato Giuseppe Bonsegna e soltanto per uno di loro, ha disposto l’obbligo di dimora.

Scarcerati i due giovani di Nardò finiti in manette nelle scorse ore e ristretti ai domiciliari, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il gip, pur convalidando l’arresto, ha accolto l’istanza dell’avvocato Giuseppe Bonsegna.

Per Angelo Zopazio, 33enne, nessuna misura restrittiva, ritenendolo estraneo ai fatti, mentre per Nico Zopazio, 21enne, ha disposto il solo obbligo di dimora. Durante l’udienza di convalida, infatti, quest’ultimo si è addossato ogni responsabilità per l’accaduto. Invece, il fratello più grande ha dichiarato che il foglietto ritrovato dagli inquirenti, riguardava i suoi clienti (esercita attività di venditore ambulante) per l’acquisto di birre e non di droga. I guai per i due giovani, entrambi di Nardò, sono cominciati quando i Carabinieri del N.o.r. m della compagnia di Gallipoli, impegnati in un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione di questo tipo di reati, hanno perquisito il garage a loro in uso.

La scoperta

Gli uomini in divisa hanno ritrovato 10 involucri in cellophane contenenti complessivamente 71 grammi di marijuana. E ancora: due bilancini di precisione e 283 bustine di plastica utilizzate per confezionare la sostanza stupefacente. I militari, inoltre, hanno rinvenuto 355 euro in banconote di diverso taglio, considerato il provento dell’attività di spaccio e un biglietto su cui erano riportate le generalità degli acquirenti e la sostanza stupefacente a loro venduta.

La perquisizione in auto

Il controllo è stato esteso anche al veicolo, una Smart Fortwo al cui interno sono stati rinvenuti altri 3 involucri contenenti 3,38 grammi di marijuana.

La sostanza stupefacente e il materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi sono stati sottoposti a sequestro penale.



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