Mario Blago si difende davanti al giudice: nessun favore a Severo Martini con i voti della Scu

Oggi è stato sentito dagli inquirenti il 62enne di Lecce Mario Blago riguardo a quanto emerso dall’informativa di reato della Dia. Dal documento investigativo in questione, risulterebbe che Severo Martini, in occasione della tornata elettorale del 2012, sarebbe stato ‘aiutato’.

È stata una giornata importante quella odierna, in merito ai possibili sviluppi sui presunti "scambi di favore" tra l'assessore all'urbanistica Severo Martini e Mario Blago, indagato nell'ambito dell'operazione antimafia, denominata "Eclissi".

Anzitutto, oggi è stato sentito dal sostituto procuratore Guglielmo Cataldi, nel proprio ufficio della Procura leccese, il 62enne di Lecce, Mario Blago, riguardo a quanto emerso dall'informativa di reatodella Dia del 21 luglio 2014. Dal documento investigativo in questione, emergerebbe che Severo Martini, in occasione della tornata elettorale del 2012 per l'elezione del sindaco di Lecce, sarebbe stato "aiutato" con i voti di personeritenute vicine ad ambienti della Scu, a diventare assessore nella lista del candidato sindaco Paolo Perrone. Ciò sarebbe avvenuto, grazie al ruolo assunto da Mario Blago, considerato nell'informativa della Dia «il collante tra il sodalizio mafioso capeggiato dal genero Pasquale Briganti e i vari comitati elettorali».

Blago, sentito dagli inquirenti a partire dalle 17 di questo pomeriggio per circa un'ora ha risposto ad ogni domanda. Egli ha chiarito, soprattutto, di non avere avuto alcun ruolo nella vicenda, in cui gli si contesta di avere fatto da tramite tra Martini e la malavita organizzata per convogliare i voti di quest'ultima, verso il candidato alle liste del centro -destra. In ogni caso, permane il massimo riserbo sull'interrogatorio odierno, come voluto dal difensore di Blago, l'avvocato Antonio Savoia.

Severo Martini, che non risulta indagato, intervistato nei giorni scorsi, si è difeso a spada tratta: ‘Faccio il medico nel Quartiere Stadio da decenni; mi votano perché sono il loro medico, sono una persona disponibile e mi sono sempre impegnato per tutti. Non chiedo la fedina penale di quelli che scrivono il mio nome nell’urna’.

Il sindaco Paolo Perrone, invece, ha avuto modo di ricordare che un’informativa deve essere sempre suffragata dalle indagini e può rivelarsi una bufala. Inoltre, il primo cittadino ha rinviato la palla della "legalità" allo schieramento avversario, ricordando come, Mario Blago, la persona che avrebbe aiutato Martini a prendere i voti della Scu, era un candidato del centrosinistra nelle liste della Margherita alle elezioni del 2002, quelle in cui l’ex magistrato  Alberto Maritati fu sconfitto da Adriana Poli Bortone. Fatto sta, che le conseguenze politiche della vicenda, si fanno già sentire. Il Sindaco è chiamato ad un rimpasto per la richiesta di visibilità di Forza Italia dopo la scissione dei fittiani dal partito di Berlusconi e qualche posto deve essere liberato.

Il Prefetto Claudio Palomba ha incontrato, invece sempre nella giornata di oggi, ma in mattinata, una delegazione del Pd e ha spiegato che approfondirà la vicenda Martini, affermando «Non ho i poteri investigativi, ma sto facendo degli approfondimenti con gli organi che hanno queste competenze. Sto accertando alcune circostanze, dopodiché potrò valutare o meno se ci sono elementi per poter andare avanti».



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