Procura chiude l’inchiesta su maxi truffa INPS: 71 indagati tra cui un commercialista di Ugento

Sette il numero di imprese sotto la lente d’ingrandimento della Procura. Un commercialista ugentino è sospettato di aver architettato una truffa all’Inps.

Le indagini

L’intensa attività investigativa è stata condotta dai militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Casarano nei confronti di alcune aziende di Ugento, le quali, dopo una attenta analisi delle informazioni contenute nelle banche dati delle Fiamme Gialle, risultavano presentare, sistematicamente dal 2010 in poi, un numero di lavoratori assunti troppo elevato rispetto al volume d’affari dichiarato.

Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Lecce (Ph Marco Perulli)

Sette in totale il numero di imprese finite sotto la lente di ingrandimento ed un nome, quello di un noto commercialista, N. O., 45enne ugentino, sospettato di aver architettato una vera e propria truffa nei confronti dell’Inps finalizzata all’ottenimento di indebite indennità di disoccupazione. Il professionista, nel dettaglio, avrebbe corrisposto i compensi ai propri dipendenti mediante le indennità di sostegno provenienti da fittizie assunzioni presso alcune aziende di cui deteneva la contabilibiltà, del tutto ignare di quanto stesse succedendo.

Secondo l’accusa, il sistema, seppur rischioso, era però molto semplice: il commercialista, con la complicità dei lavoratori, procedeva autonomamente a formalizzare le false assunzioni, con comunicazioni postume inviate all’Inps, al fine di consentire a questi ultimi l’indebita percezione delle indennità di disoccupazione erogate dall’Ente previdenziale. Tali indennità venivano, poi, suddivise tra i lavoratori ed il professionista. Alcuni di essi, erano dei collaboratori di studio del commercialista, ma anche disoccupati e persone vicine alla pensione. Inoltre, sarebbe emerso un elevato numero di donne, falsamente impiegate. Tra le aziende, compaiono invece, un autolavaggio, un’impresa edile e una lavanderia industriale.

Resosi conto di avere le Forze dell’Ordine alle calcagna, il commercialista ugentino avrebbe cercato di inquinare in qualche modo le prove, ma decisive sono state le testimonianze degli stessi lavoratori che, una volta compresa la gravità della situazione nella sua interezza, hanno svuotato il sacco, indicando nella figura del professionista l’unico e solo ideatore della truffa.

Le denunce

Al termine dell’operazione, sono stata accertate 70 fittizie assunzioni che hanno consentito ai sodali della truffa l’indebita percezione di indennità di disoccupazione per oltre mezzo milione di euro. Il commercialista, già nell’ottobre del 2016, unitamente ai 70 lavoratori che hanno concorso al reato, erano stati denunciati. Inoltre, la posizione dei 71 indagati era stata segnalata alla Procura Regionale della Corte dei Conti per l’accertamento delle relative responsabilità amministrative ed il ripianamento del conseguente danno erariale.



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