Promise favori a un imprenditore in cambio di soldi, grazie a conoscenze?  Ingegnere leccese rischia il processo

William Vernich, 34 anni di Lecce, dovrà presentarsi il 20 febbraio prossimo, innanzi al giudice per l’udienza preliminare. In quella sede, il gup stabilirà se rinviarlo a giudizio oppure proscioglierlo dall’accusa. 

Tribunale penale Lecce

Avrebbe “millantato” conoscenze importanti a Palazzo Carafa, per ottenere denaro da un imprenditore.

L’ingegnere leccese William Vernich , 34 anni di Lecce, rischia di finire sotto processo. Il pubblico ministero Emilio Arnesano ha infatti chiesto il rinvio a giudizio dell’imputato. Dovrà presentarsi il 20 febbraio prossimo, innanzi al gup Cinzia Vergine per l’udienza preliminare. In quella sede, il giudice stabilirà se rinviarlo a giudizio oppure proscioglierlo dall’accusa.   William Vernich risponde dell’accusa di millantato credito.

Le indagini

L’inchiesta ha preso il via dalla denuncia dell’ex affiliato della Scu Antonio Fanghella, 62 anni di San Pietro in Lama.

La querela fu presentata nel 2014 e la successiva integrazione, depositata l’anno successivo. A quel punto, scattarono gli accertamenti degli uomini della Digos.

Secondo l’accusa, nel gennaio del 2013, Vernich avrebbe ricevuto 3mila euro da Antonio Fanghella, promettendogli di “comprare il favore” di un assessore del Comune di Lecce. Grazie alla sua intermediazione, la ditta Water and Water srl. avrebbe potuto ottenere l’installazione a Lecce di una serie di distributori automatici per l’erogazione dell’acqua ( le cosiddette cassette), muniti di monitor per la gestione di spot e spazio pubblicitario. Promettendo ciò,  Antonio Fanghella avrebbe avuto la possibilità di essere assunto con mansioni di addetto alla manutenzione dei distributori. Invece il figlio di Fanghella assieme Vernich, a mezzo di apposita società, avrebbe potuto gestire la pubblicità commerciale dei macchinari.

William Vernich è assistito dagli avvocati Luigi e Roberto Rella. Antonio Fanghella parte offesa nel procedimento, è difeso dall’avvocato Umberto Leo.



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