Molestie sessuali ai danni di una studentessa di terza media: bidello condannato a 4 anni

Il gup ha emesso la sentenza al termine del processo con rito abbreviato. G.M. 65enne di Patù dovrà anche risarcire, in separata sede, i familiari della giovane. Il padre e la madre della ragazza si sono costituiti parte civile.

Avrebbe palpeggiato una studentessa di appena 13 anni, nel bagno della scuola, e per un bidello è arrivata la condanna a 4 anni. Il gup, Vincenzo Brancato ha emesso la sentenza al termine del processo con rito abbreviato. L'imputato G.M. 65enne di Patù dovrà anche risarcire, in separata sede, i familiari della giovane. Il padre e la madre della ragazza si sono costituiti parte civile con l'avvocato Salvatore Bruno. Il collaboratore scolastico è, invece, assistito dal legale Giancarlo Zompì. In precedenza, il pubblico ministero Giovanni Gagliotta aveva invocato la condanna a 4 anni e 6 mesi, con l'accusa di violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima (infraquattordicenne) e perché il fatto si è  verificato all'interno dell'istituto d'istruzione, frequentato dalla vittima.
  
Secondo il sostituto procuratore Stefania Mininni titolare dell'inchiesta, il 5 ottobre dello scorso anno G.M., in servizio  presso una scuola media statale, si sarebbe avvicinato alla studentessa "furtivamente". La 13enne si stava recando in bagno, poco prima dell'uscita da scuola. Nei pressi di uno stanzino adiacente, di pertinenza del bidello, sarebbero iniziate le molestie nei confronti della studentessa di terza media.
 
Il collaboratore scolastico avrebbe cominciato a palpeggiarle il seno e poi tentato di baciarla. La ragazzina riuscì a divincolarsi e fece ritorno in classe sconvolta. Raccontò ogni cosa alla sua insegnante, che segnalò immediatamente l'accaduto alla dirigenza.  I familiari della giovane, inoltre, presentarono denuncia ai carabinieri. Successivamente, il bidello fu trasferito in un'altra scuola.
 



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