Morte del Dj Ivan Ciullo, la Procura chiede l’archiviazione per la seconda volta

Per la seconda volta la Procura ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sulla morte di Ivan Ciullo, il dj e speaker radiofonico trovato senza vita nelle campagne di Acquarica del Capo. La famiglia non ha mai creduto al suicidio.

Per la seconda volta la Procura ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sulla morte di Ivan Ciullo, il Dj 34enne trovato senza vita nelle campagne di Acquarica del Capo, in località Calie,  la mattina del 22 giugno del 2015. «Suicidio», questo hanno pensato fin da subito gli inquirenti: il giovane speaker, in arte “Navi”, aveva deciso di scrivere la parola fine, impiccandosi ad un albero di ulivo con il cavo di un microfono.

Una ricostruzione a cui la famiglia non ha mai creduto, o almeno non del tutto. Per questo si è battuta con forza per cercare la verità, per chiedere “giustizia”. «Ivan non avrebbe mai fatto una cosa del genere» ha ripetuto mamma Rita in questi anni, sicura che dietro quella morte, inspiegabile, ci sia dell’altro.

Gli avvocati Paola Scialpi e Francesca Conte, una volta esaminato il fascicolo d’indagine, presenteranno opposizione a questa seconda richiesta d’archiviazione.

Probabilmente faranno leva sul fatto che la salma del Dj non è mai stata riesumata, come aveva chiesto la signora Rita insieme al compagno Sergio Martella.  Sul corpo, infatti, non fu mai eseguita un’autopsia per accertare le reali cause del decesso, ma solo un’ispezione cadaverica. L’istanza, però, era stata rigettata dal Gip Vincenzo Brancato che aveva accolto l’opposizione all’archiviazione. Il Giudice per le indagini preliminari aveva disposto ulteriori accertamenti per rispondere alle tante domande rimaste avvolte dal silenzio, per stabilire se ci siano o meno responsabilità di terze persone.

Qualcuno sapeva delle intenzioni di Ivan di farla finita? E ancora, è stato il Dj a scrivere la lettera di addio ritrovata nell’auto dai Carabinieri e perché la famiglia sostiene che non sia la scrittura di Ivan? Fu “istigazione al suicidio” o in qualche modo “omissione di soccorso”?

Nei mesi scorsi, una persona è stata sottoposta a tutti gli accertamenti del caso, ma presumibilmente non sono stati riscontri utili alle indagini.



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