Nascosti nel camion 6 chili di coca. Arrestato l’autista

Trovato in possesso di 6 kg di cocaina, arrestato un giovane albanese dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce.

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce hanno arrestato un giovane albanese trovato in possesso di 6 kg di cocaina. Valore di mercato, circa 3 milioni di euro.

Prima le targhe, diverse. Una albanese per l’autoarticolato in sosta nei parcheggi nei pressi del Porto Vecchio di Brindisi, l’altra olandese per il rimorchio. Una “stranezza” quella doppia nazionalità che non è passata inosservata ad una pattuglia impegnata in un servizio di prevenzione finalizzato al controllo del territorio. Poi l’atteggiamento del giovane conducente che, a distanza, osservava con inusuale interesse i movimenti delle fiamme gialle.

Uno più uno, è scattato il controllo. Nel vano di carico del camion, però, solo un piccolo escavatore per lavori edili ed alcune carcasse di gomme esauste. Niente. Ma l’evidente stato di agitazione dell’autista e l’anomalo carico trasportato hanno spinto i Finanzieri a procedere ad una ricognizione del mezzo un po’ più accurata che ha portato alla scoperta, sul lato sinistro del rimorchio, di una batteria con evidenti segni di manomissione. All’interno dell’accumulatore, non funzionante, i militari hanno rinvenuto, avvolti in sacchetti di plastica, 4 pani di sostanza stupefacente, cocaina per l’esattezza, dal peso complessivo di 4,2 kg.

Era necessario saperne di più. Per questo il mezzo ed il suo autista sono stati condotti presso la caserma del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce dove, con l’ausilio di due unità cinofile antidroga della locale Compagnia, sono spuntati fuori, occultati in un doppio fondo ricavato all’interno di un pannello di isolamento della cabina di guida, ulteriori due pani di cocaina, dal peso complessivo di 1,8 kg. Complessivamente poco più di 6 kg di cocaina purissima, il  cui valore sul mercato, opportunamente tagliata, si aggira intorno ai 3 milioni di euro. Lo stupefacente è stato posto sotto sequestro insieme al camion utilizzato per il trasporto, ad alcuni telefoni cellulari ed a varia documentazione rinvenuta all’interno della cabina di guida.



In questo articolo: