‘Nessun danno per territorio ed ecosistema marino’. Inchiesta Tap, le motivazioni del giudice sull’archiviazione

Rigettata, altresì, l’opposizione alla richiesta di archiviazione da parte di Comitato No Tap e Comune di Melendugno. Nel decreto di archiviazione innanzitutto l’inapplicabilità della normativa ‘Seveso’ al gasdotto di Trans Adriatic Pipeline.

Il gip Cinzia Vergine, nelle 17 pagine del decreto di archiviazione, sottolinea anzitutto l'inapplicabilità della normativa "Seveso" al gasdotto Tap, poiché "essendo il terminale di ricezione del gas PRT, impianto accessorio per il trasporto del gas in condotta, in quanto tale diverso dallo assoggettabile alla predetta disciplina, neppure lo stesso deve ritenersi soggetto alla disciplina del predetto corpo normativo". Riguardo le procedure autorizzative ambientali e in particolare l'autorizzazione unica, continua il giudice, "non si ravvisa alcuna condotta penalmente rilevante".
   
Ritiene poi il gip che "le indagini compiute relativamente al rispetto delle prescrizioni imposte alla società, alla compatibilità ambientale dell'opera, alla esclusione di eventuali danni dalle stesse derivanti, per il territorio e per l'ecosistema marino…. portano dunque ad affermare la piena legittimità della progettazione e del programma di realizzazione dell'opera". Inoltre, afferma la drr.sa Vergine "non si ravvisano profili di penale responsabilità in ordine all'iter amministrativo, così come non si ravvisano prove dei denunciati abusi d'ufficio e dei correlativi falsi".
  
Infine, il giudice dispone una serie di prescrizioni e comunicazioni alle autorità competenti, "ai fini dell'attivazione di un attento sistema di monitoraggio della pressione del gas, con relativa registrazione dei valori misurati, con individuazione/predisposizione di soglia di allarme e sua pronta comunicazione alle Amministrazioni che possono essere interessate da tale evento".
  
Ricordiamo che Il gip Cinzia Vergine ha rigettato l'opposizione alla richiesta di archiviazione da parte di Comitato No Tap e Comune di Melendugno, rappresentata dagli avvocati Savino Vantaggiato e Mario Tagliaferro.
  
La difesa della Trans Adriatic Pipeline, rappresentata dall' Avvocatura dello Stato e dai legali Andrea Sambati, Michele Laforgia e Carlo Bortolotti del Foro di Milano si è invece "allineata" alla richiesta di archiviazione presentata dal procuratore Cataldo Motta e dal sostituto procuratore Angela Rotondano. Risultavano originariamente indagati: il legale rappresentante della Trans Adriatico Pipeline; il Country Manager di Tap ed il Direttore Generale per la Sicurezza dell'Approvvigionamento e  le Infrastrutture Energetiche del Ministero dell'Ambiente.



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