Nessuna trasferta a Caserta per i tifosi del Lecce a causa dei disordini avvenuti ad Andria

Il prefetto di Caserta ha deciso che i tifosi giallorossi non potranno seguire allo stadio la propria squadra a causa di quanto accaduto in occasione della partita contro la Fidelis Andria, quando a finire in carcere furono sei ultras del Lecce.

Un provvedimento che purtroppo ci si poteva aspettare. È arrivata in queste ore la notizia che il Prefetto di Caserta ha disposto, per la gara Casertana – Lecce in calendario sabato prossimo, il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Puglia con contestuale sospensione dei programmi di fidelizzazione dell’US Lecce, ovvero quelli relativi alla Tessera del Tifoso, che consente di seguire in trasferta la squadra del cuore.      

Il provvedimento odierno è stato adottato sulla base delle valutazioni operate dal Comitato di Analisi per la Sicurezza delle manifestazioni Sportive (CASMS), a seguito delle criticità che si sono verificate in occasione della gara Fidelis Andria – Lecce. 

In occasione della sfida di Campionato di Lega Pro ad Andria, alcuni tifosi delle due compagini si sono resi protagonisti di fatti incresciosi, di quelli che mai dovrebbero entrare in contatto con tutto ciò che è sport, ma che purtroppo diventa cronaca in tante occasioni.

I tifosi delle squadre avversarie si sono scontrati al di fuori dello stadio tanto da rendere necessario l’immediato intervento delle Forze dell'Ordine in tenuta anti-sommossa. Gli agenti sono stati impegnati non poco per sedare gli animi e riportare la calma. Anche sanitari del 118 sono stati chiamati per prestare cure mediche a coloro i quali hanno subìto le conseguenze peggiori al termine degli scontri.
In sei ultras del Lecce sono finiti nel carcere di Trani con l’accusa, tra l’altro, di possesso di materiale esplodente, lanciato anche contro le forze dell'ordine, e di oggetti contundenti.



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