La rassicurazione è arrivata nella serata di ieri da parte dell’Azienda Sanitaria Locale. Il 19enne affetto da meningite da pneumococco è ricoverato presso il reparto di malattie infettive dell'ospedale di Galatina e le sue condizioni migliorano; la sintomatologia neurologia é già in fase di regressione e, così come avviene quando ci si trova a che fare con tali forme, i protocolli non prevedono misure di antibiotico profilassi nei confronti dei soggetti venuti in contatto.
Si è temuto il peggio nel pomeriggio di ieri quando la notizia è iniziata a circolare. Si è avuto timore che ci si imbattesse nella stessa vicenda di Elys Andreza De Souza Ferreira la giovane di Corigliano d’Otranto, colpita dallo stesso virus che ne ha causato la morte e per la quale la Procura della Repubblica di Lecce ha aperto un’inchiesta.
Fortunatamente così non è stato e quanto di più grave potesse accadere è stato scongiurato.
I primi sintomi hanno colpito il giovane nella giornata del 23 aprile quando ha iniziato a manifestare un’otalgia (mal d’orecchi). Successivamente é comparsa febbre e, il 24, é stato ricoverato presso il reparto di neurologia dell'ospedale di Casarano dove, a seguito della comparsa di sintomi neurologici meningei, é stata effettuata la rachicentesi (una puntura lombare per estrarre il fluido corporeo che si trova nel sistema nervoso centrale): l'esame ha confermato il sospetto di meningite batterica. Il giovane é stato così trasferito presso il reparto di malattie infettive dell'ospedale di Galatina dove sono state effettuate le ulteriori indagini che, pur confermando il sospetto di meningite batterica, non ne hanno determinato l`agente che lo ha causato.
I campioni biologici sono stati inviati, poi, presso l’Istituto di Igiene di Bari che ha confermato la meningite da pneumococco.
Lo pneumococco (streptococco pneumoniae) é un batterio frequente e sorge a causa di banali infezioni delle vie aeree comprese le otiti: in speciali circostanze può essere responsabile di gravi forme invasive (sepsi, meningite). Le forme gravi colpiscono di norma le età estreme delle vita ed i soggetti affetti da patologie croniche immuno-compromessi.
Da quasi dieci anni la vaccinazione é offerta ai nuovi nati, ai soggetti cronici di tutte le età e agli ultrasessantenni. La copertura vaccinale nei nuovi nati é maggiore del 90%, quella degli anziani e dei cronici registra scarsa adesione nonostante le campagne di informazione che si compiono.