Omicidio coniugi di Porto Cesareo: dal 16 luglio inizierà la perizia psichiatrica su Tarantino

Dinanzi al Gup Annalisa De Benedictis ha prestato giuramento il dr. Domenico Suma per l’inizio delle operazioni peritali, suIla capacità di intendere e di volere di Vincenzo Tarantino accusato di avere ammazzato Luigi Ferrari e Antonella Parente la notte tra il 23 e il 24 giugno.

Eseguito il giuramento del perito, incaricato di verificare la "capacità di intendere e di volere", di Vincenzo Tarantino, il 52enne originario di Manduria, accusato dell'efferato omicidio dei coniugi di Porto Cesareo. Il dottor Domenico Suma avrà 60 giorni a disposizione, a partire dal 16 luglio, per depositare la consulenza. Il Gup Annalisa De Benedictis ha anche accolto la richiesta dei legali di parte civile, (i parenti dei coniugi Ferrari), gli avvocati Giuseppe, Michele, Giulia Bonsegna, Fiorino Ruggio, Gianluca Coluccia e Vincenza Raganato di potere disporre un'altra consulenza a cura della dr.ssa Paola Calò. Il giudice, infine, ha fissato per il giorno 20 ottobre, l'ascolto del perito, dr. Suma, in merito agli esiti della consulenza e verrà poi fissata la data per l'inizio della discussione del processo. L'udienza verrà però celebrata dal giudice Michele Toriello che nel frattempo subentrerà alla dr.ssa De Benedictis nel ruolo di Gip.

Ricordiamo che era stato accolta dal magistrato, nell'ambito dell'udienza preliminare, la richiesta dell'avvocato Giada Trevisi, di celebrare il processo con il rito abbreviato, condizionato alla perizia psichiatrica del proprio assistito, Vincenzo Tarantino, il presunto killer di Luigi Ferrari e Antonella Parente (il difensore aveva anche presentato una "consulenza di parte", al giudice).

Il 30 maggio scorso, il sostituto procuratore Giuseppe Capoccia titolare dell’inchiesta, ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio di Tarantino, accusato di duplice omicidio aggravato dalla crudeltà e rapina, avvenuto la notte tra il 23 e il 24 giugno a Porto Cesareo. L’uomo venne arrestato a distanza di poche ore dalla scoperta dei cadaveri di Luigi Ferrari e Antonella Parente, da parte dei carabinieri del Nucleo investigativo. Sulla scena del crimine inoltre, mancava la cassaforte stata scardinata dal muro che fu ritrovata lo scorso aprile.

Stando a quanto emerso dalle indagini preliminari, il movente che avrebbe spinto Tarantino a compiere un così crudele omicidio (avrebbe utilizzato un piede di porco), sarebbe stato il rancore nutrito nei confronti della coppia. Il 52enne originario di Manduria, era spinto in particolare, da un odio profondo nei confronti di Antonella Parente, ritenuta responsabile della fine della relazione di Tarantini con la nipote.

L’uomo, nelle sue convinzioni, era certo di non trovare nessuno in casa. Scoperto da marito e moglie, avrebbe perso la testa e li avrebbe così aggrediti e uccisi. Nel Bed and Breakfast dove aveva trascorso la notte successiva all’omicidio furono trovate le lenzuola sporche di sangue e tracce ematiche nel lavandino. Nonostante i tanti indizi raccolti a suo carico Tarantino si è sempre proclamato innocente.



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