Omicidio De Salve: Cassazione conferma condanna a 30 anni per Montedoro

La difesa aveva invocato l’annullamento con rinvio alla Corte di Assise di Appello per il presunto boss di Casarano e neo collaboratore di giustizia.

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 30 anni nei confronti di Tommaso Montedoro, per l’omicidio del macellaio di Matino, Rosario De Salve. Gli “ermellini” hanno rigettato il ricorso della difesa e a breve la sentenza diverrà definitiva.

In attesa delle “motivazioni”, si può presumere che la Cassazione abbia maturato tale decisione, in quanto la Dda di Lecce ha trasmesso a Roma le dichiarazioni confessore rese dal collaboratore e quindi era una sorta di decisione obbligata.
Invece, l’avvocato Sergio Luceri, legale dell’imputato, ha invocato l’annullamento con rinvio alla Corte di Assise di Appello per consentire a quest’ultima, quale giudice del merito, di riesaminare gli elementi di fatto sopravvenuti. L’avvocato Luceri chiedeva in subordine alla Cassazione, di dare comunque atto, in un eventuale sentenza di rigetto, della confessione del neo pentito.
Invece, la Procura Generale chiedeva di rigettare l’istanza, stante la confessione di Montedoro che supererebbe il ricorso presentato dalla difesa.
Una sentenza che arriva nello stesso giorno in cui, Tommaso Montedoro è comparso nelle vesti di collaboratore di giustizia nel processo “Diarchia”.

I precedenti processi

Dopo l’annullamento della condanna disposto dalla Cassazione, i giudici della Corte di Assise di Appello di Lecce, nei mesi scorsi, avevano inflitto 30 anni di reclusione al boss Tommaso Montedoro per l’omicidio De Salve.
Ricordiamo che, già per ben due volte, gli “ermellini” hanno annullato la pena a 30 anni di reclusione inflitta in Appello. In primo e secondo grado, Montedoro era stato inizialmente condannato all’ergastolo per l’omicidio del macellaio di Matino, Rosario De Salve assassinato l’11 marzo del 1998 e per quello di Fernando D’Aquino e Barbara Toma, del 5 marzo 1998. La Cassazione annullò con rinvio quella sentenza e un nuovo processo venne celebrato a Taranto, a luglio del 2014. I giudici condannarono Montedoro a 30 anni per il solo omicidio De Salve, assolvendolo per tutti gli altri.
Gli “ermellini” annullarono con rinvio anche questa condanna e l’imputato dovette ripresentarsi innanzi ai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Lecce, dove venne nuovamente condannato.

Il 43enne di Casarano, fu arrestato dai carabinieri nel febbraio del 2006 dopo quasi un anno e mezzo di latitanza. Era ritenuto dagli inquirenti una figura di spicco della Sacra Corona Unita e luogotenente del boss Vito Di Emidio (alias Bullone).