Omicidio di Porto Cesareo, i Ris di Roma confermano: coniugi uccisi con piede di porco

A distanza di quasi due mesi dal duplice efferato omicidio dei coniugi Luigi e Antonella Parente di Porto Cesareo, i Ris di Roma comunicano l’esito delle prime verifiche di laboratorio: marito e moglie sono stati uccisi con uno dei due piedi di porco trovati sul luogo del delitto

I Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Roma hanno comunicato l’esito delle prime verifiche di laboratorio effettuate sui numerosi reperti e tracce del duplice omicidio dei coniugi Luigi Ferrari e Maria Antonietta Parente, assassinati alle prime luci dell’alba del 24 giugno scorso.

Il delitto ha scosso l’intera comunità del comune rivierasco per la disumana forza e determinazione con cui è stato commesso. Il presunto autore dell’efferato omicidio, Vincenzo Tarantino, 51enne originario di Avetrana, venne fermato poche ore dopo l’assassinio, grazie alle preziose doti di professionalità e competenza del Colonnello Saverio Lombardi, a capo Reparto operativo del capoluogo, del Capitano Biagio Marro, comandante del Nucleo investigativo e del comandante della compagnia di Campi Salentina, il maggiore Nicola Fasciano.

Tarantino, secondo quanto emerso dalle indagini, aveva agito, in un primo momento, solo per ‘fame di soldi’. Il suo intento, infatti, non sarebbe stato quello di uccidere i coniugi – zii della sua ex- ma solo di svuotare la loro cassaforte. Luigi e Antonella non dovevano essere in casa quella mattina, così, quando Tarantino se li è trovati di fronte e ha deciso di agire drasticamente, in preda al panico. La scena che gli investigatori hanno trovato al loro arrivo era degna del peggiore film horror. Un bagno di sangue in via Vespucci e una folla di abitanti intorno, incredula.

Fu il Dott. Giuseppe Capoccia, Pubblico Ministero della Procura della Repubblica a delegare i tecnici romani in uniforme della sezione Chimica Esplosivi ed Infiammabili del RIS, dell’analisi di due piedi di porco e delle ossa craniche delle vittime. Il primo piede di porco è stato repertato, in sede di sopralluogo, sul terreno adiacente all’abitazione luogo del crimine, mentre il secondo, simile al primo e dello stesso colore verde, è stato sequestrato presso una ferramenta di Avetrana, nei giorni successivi al reato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del capoluogo, che si sono recati proprio in quel luogo dove, il presunto assassino pare abbia comprato anche il primo, la settimana antecedente al delitto, come emerso da alcune testimonianze.

Gli esperti, che hanno prima rilevato come sulle ossa craniche delle vittime fossero presenti tracce di vernice  simile a quella del piede di porco, trovato nei pressi della scena del crimine, si sono avvalsi dei metodi analitici della micro-spettrofotometria FT-IR, della micro-spettrofotometria UV-Vis, dell’analisi colorimetrica, della micro-spettrofotometria RAMAN edell’analisi morfo dimensionale e osservazione con strumenti ad ottica precalibrata, concludendo che: “la vernice che riveste il piede di porco repertato in data 24/06/2014, le tracce di vernice presenti sulle ossa del cranio repertate dal medico legale in sede di accertamento autoptico sui cadaveri dei coniugi FERRARI–PARENTE nonché quella presente sul piede di porco, acquisito in data 02/0772014 presso la ferramenta (..omissis..) risultano tutte chimicamente indistinguibili tra loro. Inoltre è possibile esprimere un giudizio di identità relativa impropria tra il piede di porco repertato in data 24/06/2014 ed il piede di porco acquisito presso la ferramenta”.
 
Vincenzo Tarantino, è ancora detenuto.



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