Omicidio Noemi Durini, Lucio ha mentito? La ‘prova’ della Fiat 500 a Quarto Grado

Lucio ha sempre detto di essere rientrato alle 7.25, ma la Fiat 500 con cui era andato a prendere Noemi, è stata immortalata anche alle 8.32. Un’ora dopo.

«Noemi aveva 16 anni, aveva tutta la vita davanti…dicevi di amarla, ma come fai a dire una cosa del genere Lucio se me l’hai portata via?». Strazianti le parole della mamma di Noemi Durini, nell’intervista con Remo Croci andata in onda, ieri sera, a «Quarto Grado». Imma ha voluto lanciare un appello all’assassino di sua figlia, un invito a dire la verità: «hai avuto un anno per riflettere, liberati la coscienza».

La famiglia della studentessa di Specchia è convinta che il ragazzino di Montesardo non può aver fatto tutto da solo. Ad un passo dall’avvio del processo, fissato per il 2 e 3 ottobre, sorge qualche fondato dubbio sul fatto che sia stato aiutato, in qualche modo, da qualcuno quella fatidica mattina.

La 500 della mamma di Lucio

Lucio ha sempre raccontato agli inquirenti di aver “vagato” confuso dopo aver ucciso, anzi seppellito Noemi sotto quel cumulo di pietre, dove poi è stata ritrovata dieci giorni dopo. Prima di tornare a casa, si è disfatto della maglietta piena di sangue e del coltello in un luogo (quale “non lo ricorda”) tant’è che entrambi gli oggetti non sono mai stati ritrovati. Ha detto di essere tornato a casa alle 7.25, di aver ripulito da solo la vettura con cura, tanto accuratamente che la polizia scientifica non ha trovato tracce di sangue. Dopodiché si è messo a letto, mentre tutti gli altri familiari dormivano.

Qualcosa non torna

«Quarto Grado» – nella puntata di ieri, in onda come di consueto su Retequattro – ha mandato in onda due immagini dell’automobile della madre di Lucio, la ormai nota Fiat 500, che rientra a casa quella mattina. Nella prima, la macchina rientra nel parcheggio dell’abitazione alle ore 7.25. Nella seconda, la stessa auto rientra alle 8.32, poco più di un’ora dopo. Dalle immagini non si riesce a capire chi sia alla guida del veicolo.

I genitori di Noemi, insomma, sono convinti che Lucio non abbia commesso l’omicidio da solo. Questi fotogrammi, infatti, sono stati allegati dalla famiglia Durini all’atto di opposizione alla richiesta di archiviazione delle indagini nei confronti di Biagio e Rocchetta, genitori di Lucio.



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