Omicidio Noemi, la Procura sequestra un vecchio iPhone della 16enne

La Procura per i minori di Lecce ha disposto il sequestro di un vecchio cellulare di Noemi, la 16enne uccisa dall’ex fidanzato. L’iPhone è stato trovato dalla madre. La ragazza lo utilizzava fino al giugno.

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Cercare di ricostruire gli ultimi istanti di vita di Noemi, la 16enne di Specchia uccisa dall’ex fidanzato non è un compito facile per gli inquirenti.  Come difficile è riuscire a capire le dinamiche di quella relazione che ha portato la studentessa a salire il macchina del suo aguzzino, nonostante i post su facebook urlassero che “non è amore se ti fa male”.

Per indagare su quel legame che ha unito Noemi al 17enne di Montesardo – ora accusato di omicidio volontario con le aggravanti di aver commesso il fatto con premeditazione, per motivi abietti e futili e di aver agito con crudeltà – la Procura per i minori di Lecce ha sequestrato un vecchio cellulare della ragazzina, un iPhone trovato da mamma Imma.

La donna tramite il suo legale, l’avvocato Mario Blandolino, ha informato la Procura, che ne ha disposto il sequestro. Il cellulare sarà custodito nell’ufficio Corpi di reato dell’Autorità giudiziaria.

Sull’iPhone la magistratura disporrà accertamenti tecnici per «riscontrare l’effettiva disponibilità del telefonino da parte della vittima in un’epoca prossima ai fatti oggetto di indagine» ed eventuali «riscontri tra vittima e indagato in un’epoca precedente all’omicidio» per «ricostruire l’esatta dinamica degli eventi e tutte le circostanze relative ai fatti di reato».

Si cercano elementi, quindi, che possano completare il quadro e chiarire le circostanze della morte della 16enne, trovata senza vita in una campagna di Castrignano del Capo dopo 10 giorni di ricerche.

L’atto è stato notificato all’indagato, il 17enne omicida reo confesso detenuto in un istituto penale per minorenni in Sardegna, e alle parti offese nell’inchiesta, i parenti più stretti di Noemi.



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