Associazione per delinquere finalizzata a furti ed estorsione. In manette cinque persone

I carabinieri di Casarano hanno eseguito nella mattinata di oggi un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di otto persone. Cinque sono state arrestate e tre sono risultate irreperibili. Avevano compiuto nel territorio del Sud Salento una serie di furti ai danni di abitazioni estive ed esercizi commerciali.

Avevano realizzato in pochi mesi, tra la fine del 2015 e la prima metà del 2016,  circa 250 furti. Oggetti maggiormente trafugati? Condizionatori d’aria, elettrodomestici, attrezzi agricoli, giare nuove o antiche in terra cotta, biciclette, televisori e ogni altra cosa ritenuta utile alla rivendita sul mercato ad acquirenti compiacenti o precedenti proprietari.

Per questi motivi, nella mattinata di oggi, nei loro confronti, i Carabinieri della Compagnia di Casarano hanno eseguito, alle prime ore della giornata, otto ordinanze di custodia cautelare – cinque in carcere e tre ai domiciliari – emesse dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce Giovanni Gallo su richiesta del Pubblico Ministero Paola Guglielmi. I destinatari del provvedimento restrittivo sono accusati di Associazione per delinquere finalizzata ai furti, ricettazione ed estorsione.

Le indagini

L’attività di indagine ha avuto il suo  incipit  verso la fine o del 2015, quando, il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Casarano, in sinergia con le Stazioni dipendenti, oltre alla incisiva attività di prevenzione e repressione,  ha proceduto a una minuziosa disamina del verificarsi, in maniera copiosa e con lo stesso modus operandi, di numerosissimi furti ai danni di abitazioni, abitazioni estive soprattutto in periodo invernale ed esercizi commerciali. I territori più colpiti sono risultati essere il comune di Taviano e la marina di Mancaversa, il comune di Racale e la marina di Torre Suda e quelle limitrofe; il comune di Ugento e le relative marine oltre ai paesi confinanti situati lungo la fascia costiera ionica in direzione del Capo di Leuca e anche verso i paesi vicini alla città di Lecce.

A seguito dei primi risultati dell’attività di indagine, avendo ben delineato i componenti del gruppo e le modalità d’azione, il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Casarano ha effettuato, di concerto con l’Autorità Giudiziaria, un’attività tecnica di intercettazione su diverse utenze telefoniche ed ambientali tra presenti, arrivando, all’emissione del provvedimento restrittivo di oggi.

Attualmente delle otto ordinanze ne sono state eseguite cinque, i destinatari delle altre tre, al momento, si sono resi irreperibili. Ad agire sette italiani e un uomo originario del Marocco.

“L’operazione di oggi, chiamata ‘Ali Babà’ è la prova che l’Arma dei Carabinieri non si dimentica mai dei cittadini”, ha affermato il Comandante Provinciale di Lecce Giampaolo Zanchi.

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Al centro il Comandante provinciale dei Carabinieri di Lecce, Giampaolo Zanchi

“Per noi la loro tutela è qualcosa di primario anche con il trascorrere del tempo. il nostro è un presidio costante che fa rete ed esprime servizi dinamici e flessibili.

In questo momento mi preme altresì ringraziare l’Autorità Giudiziaria, il Gip Gallo che ha emesso le misure di custodia cautelare e il Pubblico Ministero titolare dell’inchiesta, Paola Guglielmi”.

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A sin. il Comandante del Reparto Operativo Domenico Pasquale Montemurro

“Siamo sempre molto attenti ai reati predatori come furti e alle truffe, soprattutto nei confronti delle persone anziane”, ha invece dichiarato il Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri, Domenico Pasquale Montemurro.

“Teniamo sempre in grandissimo conto le denunce dei cittadini, poi, diamo il via alle indagini, analizziamo tutti i particolari e grazie a un grande lavoro di sinergia otteniamo risultati positivi come accaduto nella giornata di oggi”.

Gli arrestati

A essere arresati oggi Gianfranco Schito; Fabio Nobile, Zakaria Kadim; Mattia Schito e Andrea Giannelli.

Nell’indagine sono indagate in stato di libertà, altresì, altre nove persone accusate degli stessi reati.

L’attività odierna si è svolta anche con l’ausilio delle unità cinofile per la ricerca di armi e droga e sotto la supervisione aerea di un elicottero dei Carabinieri del 6° Elinucleo di Bari.