Operazione contatto, si costituisce il 30enne di Frigole che mancava all’appello. Era in Germania

​Si è costituito Cristian Carluccio, l’ultimo destinatario del provvedimento restrittivo scaturito dall’indagine Contatto. Per lui l’accusa è di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, con l’aggravante mafiosa

Era in Germania, per motivi di lavoro, ma l’eco dell’imponente operazione “Contatto” che ha smantellato una costola dello storico clan Coluccia che aveva fatto di Sogliano Cavour la sua base operativa, ha superato i confini nazionali e lo ha raggiunto, tanto che ha deciso di fare le valigie e “tornare a casa”.
  
Cristian Carluccio, l’unico assente nel lungo elenco di provvedimenti emessi dal gip del Tribunale di Lecce su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, si è presentato ieri, presso il comando provinciale di Lecce. L’accusa mossa al 30enne di Frigole è di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, con l’aggravante mafiosa. E loro erano avevano deciso di essere un’organizzazione criminale vecchio stampo, pronta ad usare armi e a ‘sostituirsi’ alle istituzioni. Il tutto con la complicità della popolazione, intimorita dalle metodologie violente e restia a denunciare.
  
Quando è scattato il blitz, come detto, Carluccio era in Germania, ma ha deciso di rientrare, probabilmente per non aggravare la sua posizione. Dopo la notifica del provvedimento, il 30enne è stato accompagnato presso la sua abitazione di Frigole, agli arresti domiciliari, come disposto dal GIP.
  
Intanto, proseguono a spron battuto gli interrogatori. Molti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, altri hanno deciso di controbattere alle domande del Giudice, per respingere ogni accusa. 



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