Controlli della Guardia Costiera: rigettati in acqua circa 1.300 “ricci di mare”

La Guardia Costiera ha rigettato in acqua circa 1.300 esemplari di “ricci di mare” al termine di un controllo effettuato lungo il litorale che va da Gallipoli a Torre Pali.

Nell’ambito dei controlli sulla filiera della pesca, i militari della Capitaneria di porto di Gallipoli – con l’ausilio del personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Santa Maria di Leuca impiegato sia via terra sia a bordo di mezzi nautici – hanno posto sotto sequestro, nel corso di tre distinte operazioni di contrasto alla pesca di frodo, circa 1.300 esemplari di riccio di mare oltre all’attrezzatura impiegata per la cattura della pregiata specie di echinoderma.

Le operazioni

Le operazioni in parola, pianificate a seguito di una preventiva e mirata attività investigativa, sono state eseguite lungo il litorale che va da Gallipoli a Torre Pali, ove è stata accertata la presenza di tre pescatori sportivi che, secondo quanto ipotizzato dai militari costieri, avrebbero superato il quantitativo di esemplari di riccio di mare pescabile giornalmente.

Pescato rigettato in mare

Sono poi state comminate sanzioni amministrative per un totale di 12.000 euro, mentre il prodotto ittico catturato, certificato dal locale Sevizio Veterinario ancora in stato vitale, è stato rigettato in mare.



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