Patto di stabilità, la Corte dei Conti contesta al comune di Melissano le cause del dissesto finanziario

Sottoposti a sequestro conservativo su ordine della Procura Regionale della Corte dei Conti di Bari beni immobili e conti correnti bancari per un valore che sfiora 1,6 milioni di euro.

Sequestro conservativo di beni immobili e conti correnti bancari riconducibili a pubblici amministratori del Comune di Melissano per un valore superiore al milione e mezzo di euro, 1.568.244, per l’esattezza. Lo ha disposto la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Puglia su richiesta della Procura Regionale della Corte dei Conti.
 
L'attività istruttoria svolta dai magistrati contabili è stata avviata dopo le ‘conclusioni’ dei finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce nell’inchiesta avviata su delega della Procura Regionale a carico dell’amministrazione comunale, conseguente allo sforamento del patto di stabilità per gli anni dal 2010 al 2013 ed all’inosservanza dei divieti e delle autoriduzioni di spesa che l’Ente locale avrebbe dovuto porre in essere in conseguenza dello sforamento del patto.  
 
In buona sostanza, gli accertamenti hanno evidenziato il perdurare di una serie di inadempimenti da parte del Comune di Melissano rispetto all’obbligo di adottare le necessarie misure correttive idonee ad evitare squilibri finanziari responsabili del dissesto finanziario dell’ente.
 
Al termine delle indagini svolte dagli investigatori delle Fiamme Gialle, consistite nella disamina di copiosa documentazione acquisita presso il comune, il Procuratore Regionale Carmela de Gennaro che ha delegato l’istruttoria al vice Procuratore Generale Carlo Picuno, rilevando nelle condotte accertate evidenti  responsabilità ascrivibili al comportamento dell’amministrazione comunale in carica all’epoca dei fatti, ha richiesto ed ottenuto dalla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Puglia, l’emissione di un provvedimento di sequestro conservativo a tutela del credito erariale che, come detto, ha per oggetto beni immobili e disponibilità finanziarie giacenti su rapporti bancari riconducibili ad 11 pubblici amministratori.
 

In ordine a quanto disposto dalla magistratura, finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce hanno dato esecuzione al provvedimento ponendo sotto sequestro 13 immobili, 4 terreni e disponibilità finanziarie fino alla concorrenza del danno erariale accertato.



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