Picchia ripetutamente la moglie, arrestato marito violento

Dopo mesi di continui maltrattamenti e soprusi, un 67enne di Tricase è stato arrestato dai carabinieri dl luogo. L’uomo aveva ripetutamente minacciato anche le figlie avute con l’ormai ex consorte.

Nel giro degli ultimi mesi ha picchiato ripetutamente la moglie davanti alle proprie figlie, riservando lo stesso trattamento a queste ultime. I militari della Stazione Carabinieri di Tricase hanno arrestato, questa mattina, D.L. 47enne del luogo, per maltrattamenti in famiglia ai danni della ex moglie e delle figlie minorenni. L’arresto è stato effettuato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Lecce  – Ufficio GIP a conclusione di lunghe indagini durate vari mesi.

L’uomo è accusato di maltrattare la coniuge con continue manifestazioni di violenza fisica e psicologica, di averla picchiata ripetutamente, anche afferrandola con violenza per la gola e sbattendola a terra, pur in presenza dei figli minori, tanto da costringerli ad intervenire in difesa della madre, rimanendo essi stessi coinvolti dalle aggressioni fisiche del padre.

Nel giro di pochi mesi la donna è stata costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso più volte. I medici le hanno sempre diagnosticato evidenti ferite da aggressione. Le violenze psicologiche però erano a tratti più preoccupanti di quelle fisiche: in più occasioni l’uomo infatti ha staccato il contatore dell’Enel, ha chiuso il cancello di ingresso con una corda e ha portato via la bombola del gas dall’abitazione coniugale, lasciando moglie e figli “rinchiusi”.

Queste aggressioni psicologiche hanno costretto la donna a rifugiarsi presso l’abitazione dei genitori  sino all’agosto 2014 quando è arrivata la separazione. Il Giudice in sede di separazione aveva destinato la casa coniugale alla moglie ed ai figli ma questo ha inasprito le minacce dell’uomo che si recava spesso in quella casa. Durante queste visite, l’uomo si era accorto che la donna aveva intrapreso una convivenza con un altro uomo. Le minacce quindi si sono allargate anche al convivente. L’uomo, inoltre, in quei casi inviava degli sms alla figlia minore, e in uno di questi, c’era scritto: “ho saputo che lui dorme a casa mia. Stasera vengo e vedete. Da oggi cominceranno i problemi. Prima uccido tua madre. Ciao figlie mie.”

L’ultimo episodio di violenza riscontrato dalle indagini dei Carabinieri risale allo scorso settembre 2014. L’uomo, infatti, clandestinamente si era introdotto nell’abitazione coniugale e dopo aver tagliato un pezzo della ringhiera della recinzione, colto sul fatto, ha minacciato la ex moglie e il convivente con espressioni del tipo: “ti faccio fuori, ti uccido”; oppure: “ti uccido, scemo, non capisci niente”.
In questa occasione è stato fermato dai Carabinieri che, giunti sul posto a seguito della richiesta di intervento da parte della donna, lo hanno denunciato in stato di libertà. Neanche l’intervento dei militari e questa denuncia, però, hanno fatto desistere l’uomo che a distanza di pochi giorni ha contattato la figlia minore, minacciandola che sarebbe tornato a casa per uccidere la madre. Stamattina l’uomo è stato tratto in arresto e, una volta esperite le formalità di rito, è stato tradotto presso il proprio domicilio da dove moglie e figlie sperano non possa più fare alcun danno.



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