Porto Cesareo, sequestrati oltre 100 kg di ‘Cetrioli di mare’

Il sequestro avvenuto questo mattina a opera della Guardia Costiera e dei Carabinieri alle prime luci dell’alba. Erogate, altresì, sanzioni amministrative per una somma di oltre 1.600 euro. Il prodotto è stato posto sotto sequestro.

Un’attività di controllo sulla pesca subacquea sportiva cui hanno dato vita i militari dell’Ufficio Locale  Marittimo di Torre Cesarea che hanno operato di concerto con i colleghi militari della Stazione locale dei Carabinieri.

L’esito delle verifiche – eseguite dagli uomini della Guardia Costiera e dell’Arma dei Carabinieri svolta alle prime luci dell’alba odierna – ha portato al sequestro di circa centocinquanta chilogrammi di oloturie, meglio conosciute come cetriolo di mare, a fronte dei cinque chilogrammi consentiti per ciascun pescatore subacqueo per giornata di pesca e all’erogazione di una serie di sanzioni amministrative per un totale di millecentocinquantasei euro.

Per l’attività ispettiva i militari che hanno operato, si sono avvalsi delle telecamere di sorveglianza dell’Area Marina Protetta, che hanno documentato nelle acque antistanti l’Hotel Blu della località rivierasca di Porto Cesareo una cospicua presenza di pescatori subacquei intenti a depredare l’ecosistema marino dalla sempre più ricercata specie marina.

Gli oloturoidei o oloturie, comunemente noti, ripetiamo,  come cetrioli marini o cetrioli di mare, sono una classe di Echinodermi diffusi sui fondali marini di tutto il mondo e caratterizzati da un corpo cilindrico allungato. Il nome comune di questi organismi bentonici deriva dalla loro morfologia simile all'ortaggio.  Da molto tempo buona parte delle oloturie vanno a finire in Cina e in altre parti dell’Oriente, dove costituiscono la vivanda nota come trepang. L’attività delle oloturie contribuisce a mantenere in buona salute i mari.



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