Accusata di aver vietato l’ingresso a un’alunna, Dirigente Scolastico chiede il giudizio abbreviato

L’udienza è stata aggiornata al prossimo 15 gennaio. Il gup, dopo la discussione in aula, dovrà stabilire se rinviare a giudizio la Preside o proscioglierla dall’accusa. La vicenda si verificò  a fine maggio del 2016, presso l’istituto scolastico San Domenico Savio.

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Chiede di essere giudicata con il rito abbreviato, la Preside di una scuola elementare leccese accusata di non aver consentito l’ingresso ad un’alunna, arrivata in ritardo e poi rimasta sola per strada. La Dirigente della scuola primaria “San Domenico Savio”, risponde dell’ipotesi di reato di “abbandono di persone minori”. L’imputata, attraverso il proprio legale Mario Turi, ha avanzato richiesta di “rito alternativo”, innanzi al gup Simona Panzera. Non solo, poiché ha depositato gli atti delle indagini difensive, in cui vengono allegate alcune testimonianze e dichiarazioni del personale scolastico. Adesso, entro il termine stabilito per legge, la pubblica accusa potrebbe proporre eventuali “repliche”. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 15 gennaio.

La vicenda

La vicenda risale a fine maggio del 2016. Un’alunna di 9 anni giunta all’interno del cortile della scuola, trovò il portone chiuso; tornò indietro per raggiungere la mamma, ma quest’ultima era già andata via e dunque restò sola per strada.

La bimba fu soccorsa da una poliziotta della municipale e da un finanziere che presentarono una relazione di servizio, da cui prese il via l’inchiesta penale. Sulla scorta di questi accertamenti, il pm Giovanni Gagliotta (l’inchiesta è stata successivamente condotta dal sostituto procuratore Carmen Ruggiero) mise nero su bianco, le presunte responsabilità della Preside. Quest’ultima avrebbe riferito alla bambina di uscire per avvisare la madre e farsi preparare un permesso scritto per accedere a scuola, ma non avrebbe controllato, neppure attraverso dipendenti scolastici, se il genitore fosse già andato via.

La Preside depositò, attraverso il proprio legale, una prima memoria difensiva in cui vennero allegate le circolari scolastiche da lei emanate.

Ricordiamo infatti che, in quello stesso periodo, il Dirigente inviò una lettera di due pagine a circa 400 famiglie per “regolamentare”l’ingresso degli alunni a scuola.



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