Presunta truffa con i fondi dell’Antiracket, no alla revoca dell’interdizione per Monosi. Ma l’ex assessore si difende

L’assessore al bilancio dimissionario di Palazzo Carafa, rischia uno stop per 1 anno agli eventuali incarichi nella Giunta, in caso di esito positivo alle prossime elezioni. Invece, il gip ha concesso gli arresti domiciliari a Giuseppe Naccarelli. Le dichiarazioni di Monosi.

Confermata la misura interdittiva per Attilio Monosi, nell'inchiesta sula presunta truffa con i fondi statali destinati alla sede leccese dell'Antiracket. Dunque, l'assessore al bilancio dimissionario di Palazzo Carafa, rischia uno stop per 1 anno agli eventuali incarichi nella Giunta, in caso di esito positivo alle prossime elezioni comunali.
  
Il gip Giovanni Gallo ha rigettato l'istanza di revoca della misura interdittiva dai pubblici uffici, avanzata dall'avvocato Riccardo Giannuzzi. Il giudice ha dunque "sposato" la tesi dei pm Roberta Licci e Massimiliano Carducci. Questi avevano espresso parere negativo, seppur non vincolante, ad un eventuale revoca della misura.
  
Nei prossimi giorni, i pubblici ministeri dovranno esprimersi anche sull'istanza di dissequestro dei beni patrimoniali di Monosi, presentata dal suo legale. 
 
Invece, il gip Gallo ha accolto l'istanza per Giuseppe Naccarelli. Infatti, il giudice ha concesso a Naccarelli (ex dirigente del settore economico e finanziario del Comune di Lecce) gli arresti domiciliari e può così lasciare il carcere. Il suo legale Stefano De Francesco, al termine del l'interrogatorio di garanzia di sabato scorso, ha chiesto l'attenuazione della misura cautelare, per i problemi di salute del proprio assistito.
  
Intanto, i difensori di alcuni indagati raggiunti da misura cautelare o interdittiva, "impugneranno" l'ordinanza, innanzi ai giudici del Tribunale del Riesame. 
  
Ricordiamo che venerdì scorso, Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza ha arrestato quattro persone, mentre per altre sei sono state emanate misure interdittive dalla professione. Sono stati complessivamente iscritti nel registro degli indagati, ben 40 nominativi e compaiono commercialisti, avvocati ed imprenditori. Deus ex machina della presunta truffa, la Presidente dell'Associazione Antiracket Salento, Maria Antonietta Gualtieri.

Intanto è giunta una dichiarazione da parte dell'ex Assessore al Bilancio di Palazzo Carafa: "Prendo atto della decisione del Gip di non accogliere la richiesta di revoca della misura interdittiva. Sono totalmente estraneo ai fatti, guardo a testa alta e negli occhi la mia famiglia, i miei amici e tutti i miei concittadini. Ho spiegato alla città in conferenza stampa come il mio operato abbia prodotto solo risultati positivi e nell'interesse del Comune di Lecce. Il mio agire amministrativo ha consentito di recuperare per intero dall'azienda Saracino, contro cui abbiamo proposto in giunta un'azione legale, l'intera somma erroneamente versata. Ci troviamo ancora nella fase preliminare e lunedì mi rivolgerò al riesame per vedermi riconosciuta la dignità che merito. 

La mia campagna elettorale prosegue con la schiena dritta, con la coscienza a posto, con le carte in regola e con i risultati sotto gli occhi di tutti.



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