Presunta truffa nella gestione fondi dell’Istituto per ciechi, annullato il sequestro per quattro indagati

Il Tribunale del Riesame ha accolto la richiesta del collegio difensivo, che ha evidenziato in sede di discussione, la mancanza dei gravi indizi di colpevolezza, chiedendo l’annullamento dell’ordinanza emessa dal gip.

Annullato il sequestro preventivo dei beni per quattro indagati, nell'inchiesta giudiziaria sulla gestione dei fondi  dell'Istituto per ciechi  "A. Antonacci".
  
Il Tribunale del Riesame (Presidente Sergio Tosi, relatore Maria Pia Verderosa, a latere Silvia Saracino ) ha accolto la richiesta del collegio difensivo, per i Dirigenti pro-tempore del servizio politiche sociali, Gilberto Selleri , 67 anni di Lecce, assistito dagli avvocati Gaetano Centonze e Stefano Maggio;  Massimo Evangelista, 65 anni, anch'egli leccese, difeso da Luigi Suez, e per Giuseppina Carluccio, 41 anni di Otranto, Dipendente della Provincia e Responsabile del progetto, assistita dal legale Andrea Conte ed Elisabetta Paladini, 47enne di Monteroni, funzionaria della Provincia,difesa dall'avvocato Roberta Romano.
  
I legali dei quattro indagati hanno evidenziato in sede di discussione la mancanza dei gravi indizi di colpevolezza, chiedendo l'annullamento dell'ordinanza emessa dal gip Carlo Cazzella. Nei loro confronti e di Maurizio Antico 67enne di Lecce, legale rappresentante dell'Istituto per ciechi Antonacci, il giudice aveva disposto il sequestro dei beni, per un valore complessivo di 260mila euro. Infatti, questi rispondevano del reato di truffa aggravata "per aver conseguito un ingiusto profitto, inducendo in errore la Provincia di Lecce". Secondo il gip, i quattro indagati, nelle loro rispettive qualità, avrebbero attestato falsamente l'impiego di somme di denaro per le finalità del progetto "L'attivazione di un centro diurno finalizzato al recupero funzionale, lavorativo e sociale dei minorati della vista affetti da handicap aggiuntivi".
  
Secondo la Procura, infatti, alcune delle attività formative rendicontate sia alla Regione Puglia che alla Provincia di Lecce non erano mai state realizzate, oppure il denaro era stato in parte utilizzato per ristrutturare alcuni locali dell’istituto, di fatto utilizzato come Bed and Breakfast.
  
Nei prossimi giorni si terranno altre udienze innanzi al Riesame, in merito alle posizioni degli altri indagati, tra cui figura il nome di Maurizio Antico, assistito dagli avvocati Giuseppe Terragno e Anna Centonze; Antonio Donno, 50 anni di Lecce, vicepresidente dell'istituto, difeso dal legale Silvio Verri; Filippo Calò, 52 anni di Tuglie, in qualità di docente del corso, Roberto Martini, 51enne leccese, tutor d'aula e assistente tecnico per il supporto informatico; Massimo Cervelli, 35 anni di Lecce, docente del corso per l'uso degli ausili informatici; Patrizia Palumbo, 57enne leccese docente del corso in scrittura web; Giuliana Paciolla, 35enne e Ivan Salvatore Raganato , 41 enne leccese , operatori del servizio "Prestami la voce"; Luana Frusi, 31 anni e Antonietta Argentiero, 33 anni, entrambe di Lecce;  Valeria Felino, 33 anni di Taranto e Marina Congedo, 36 anni  di Galatina, operatori del servizio tutoring universitario; Andrea Fiorucci, 34 di Lecce e Fabio Alessandro Musci, 37 anni di Lizzano, operatori di potenziamento dell'autonomia; Domenico Argentiero, 25 anni di Carovigno, Alessio Zampino, 31 anni di Lizzanello; Giovanni Dell'Onze, 53 anni di Lequile, addetti al servizio di trasporto.
  
Ricordiamo che, nelle settimane scorse, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Lecce insieme agli agenti della polizia Municipale hanno bussato alla porta di 21 persone, tra cui due rappresentanti legali di un istituto per ciechi del capoluogo salentino, 4 funzionari della Provincia e 15 tra dipendenti e collaboratori dell’istituto: nelle loro mani è stato consegnato un avviso di garanzia. I reati contestati a vario titolo ed in diversa misura sono: truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche e falsità materiale ed ideologica commessa dal privato.
  
I finanzieri hanno eseguito il sequestro preventivo delle somme indebitamente percepite e distratte dall’Istituto per ciechi, dei conti e dei beni immobili nella disponibilità degli indagati, per un valore pari ad euro 513.914,60.
  
Le indaginisono state condotte su delega della locale Procura della Repubblica sotto la direzione del Procuratore Aggiunto Valeria Mignone e del Sostituto Procuratore Maria Vallefuoco.



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