Presunte irregolarità nello smaltimento di amianto, disposto sequestro all’interno della discarica di Castellino

Il gip Michele Toriello ha disposto il sequestro preventivo dell’area situata nei pressi di Galatone, accogliendo la richiesta della Procura. Una consulenza tecnica avrebbe messo in luce una serie di irregolarità nello smaltimento del’amianto e sui quantitativi di stoccaggio.

Posti i sigilli all'interno della discarica di amianto in contrada Vignali Castellino, nei pressi di Galatone. 
 
Ieri mattina gli uomini della polizia provinciale e della forestale hanno eseguito il provvedimento. Il gip Michele Toriello ha disposto il sequestro preventivo, accogliendo la richiesta della Procura leccese. Il giudice motiva la decisione, ritenendo che "la libera disponibilità dell'area della quale il pubblico ministero ha chiesto il sequestro possa aggravare o protrarre le conseguenze dei reati per cui si procede, potendosi con elevato grado di verosimiglianza ipotizzare che i rifiuti pericolosi continueranno ad essere stoccati con modalità tali da cagionare un gravissimo pericolo di dispersione nell'ambiente di fibre cancerogene di amianto".
  
Il gip Toriello, specifica che gli accertamenti degli inquirenti hanno rilevato che "i rifiuti contenenti amianto sono trattati in difformità rispetto alla normativa vigente e soprattutto con modalità inidonee allo sversamento nell'ambiente circostante di particelle e fibre cancerogene". Tale circostanza emergerebbe dalla consulenza del Prof. Francesco Fracassi, incaricato dalla Procura di una relazione sullo stato dei luoghi. Il tecnico avrebbe messo in luce una serie di irregolarità  nello smaltimento dell'amianto e sui quantitativi di stoccaggio: inosservanza della modalità di messa a dimora; assenza del terreno di copertura di spessore pari ad almeno  20 cm; esposizione di numerosi manufatti contenenti amianto agli agenti atmosferici, perché non incapsulati o non adeguatamente incapsulati.
   
L’inchiesta è diretta dal procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone ed a seguito del sequestro eseguito nelle scorse ore risulta iscritto nel registro degli indagati, l'amministratore unico della società Rei (recupero ecologico inerti) C.G. 71 anni di San Cesario. Risponde del reato in materia ambientale di inosservanza delle prescrizioni contenute o richiamate nelle autorizzazioni e di carenza dei requisiti e delle condizioni richiesti per le iscrizioni o comunicazioni". La Rei è una delle poche discariche di amianto del Mezzogiorno e in essa confluiscono anche i rifiuti di altre regioni  L'indagato è assistito dall'avvocato Fritz Massa, il quale ha già annunciato che farà ricorso presso il Tribunale del Riesame.
  
La Procura di Lecce, nei giorni scorsi aveva già eseguito il sequestro probatorio di una corposa documentazione relativa alla discarica, presso gli uffici della Provincia e presso l'Arpa (l’Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’ambiente).
  
L’indagine ha preso le mosse da un esposto presentato dai cittadini del "comitato permanente la salvaguardia della salute, dell'ambiente e del territorio". Ricordiamo inoltre che nei giorni scorsi Flavio Filoni è stato eletto nuovo sindaco di Galatone. Questi, a seguito dell'apertura dell'inchiesta sulla discarica di amianto, aveva puntato il dito contro il precedente sindaco Livio Nisi che avrebbe dato il parere favorevole alla sua realizzazione.



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