Processo Eclissi, il ‘pentito’ Gioele Greco sarà ascoltato sul presunto intreccio mafia e politica alle elezioni comunali

Greco sarà sentito in videoconferenza da una località segreta per il processo ‘Eclissi’. Questo filone processuale che si sta celebrando con il rito ordinario riguarda il presunto intreccio mafia politica alle elezioni comunali del 2012, ma è stato rinviato al 5 dicembre.

Il collaboratore di giustizia, Gioele Greco sarà sentito in videoconferenza, da una località protetta, per il processo "Eclissi" con il rito ordinario. Difatti, nella scorsa udienza, innanzi ai giudici della seconda sezione (Presidente Roberto Tanisi, a latere Annalisa De Benedictis e Marcello Rizzo) è stata accolta l'istanza presentata dall'avvocato Stefano Prontera e dagli altri difensori.  
  
Il collegio difensivo chiedeva che venissero trascritte integralmente tutte le intercettazioni ambientali, relative alle indagini dell'operazione investigativa. È stato dato, dunque, incarico al perito Giovanni Leo di procedere con la trascrizione. Nella prossima udienza, fissata per il 5 dicembre, Gioele Greco, difeso dall'avvocato Sergio Luceri, sarà sentito ai sensi dell'ex articolo 210 "Esame di persona imputata in un procedimento connesso".
  
Ricordiamo che nelle carte del processo "Eclissi" vi è un'informativa di reato della Dia del 21 luglio 2014. Dal documento investigativo in questione, emergerebbe che Severo Martini, comunque non indagato, in occasione della tornata elettorale del 2012 per l'elezione del sindaco di Lecce, sarebbe stato "aiutato" con i voti di persone ritenute vicine ad ambienti della Scu a diventare assessore nella lista del candidato sindaco Paolo Perrone. Ciò sarebbe avvenuto, grazie al ruolo assunto da Mario Blago, considerato «il collante tra il sodalizio mafioso capeggiato dal genero Pasquale Briganti e i vari comitati elettorali».
  
Greco, in questa informativa, spiega come avveniva l'attività di affissione dei manifesti elettorali. Riferisce: "proposi che tutti i manifesti da affiggere venissero convogliati in un unico posto e che poi venissero equamente  distribuiti ed affissi dai componenti del gruppo o da persone a loro riconducibili in modo che i proventi che si ricavavano da tali attività potessero essere ripartiti nell'ambito della criminalità".    
  
Gli imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito ordinario sono: Mario Blago, 62 anni, di Lecce; Giovanni Bramato, 38, di Torre Pali, Marina di Salve; Luigi Buscicchio, detto “zio Gino”, 58, di Lecce; Fahir Sharawui, Fabio Lanzillotto, 31, di Galatone; Ubaldo Luigi Leo, detto “Aldo”, 51, di Lecce; Sergio Marti, 42, di Lecce; Stefano Monaco, 25, di Lecce; di Cutrofiano; Luigi Antonio Rollo, 59, di Lizzanello. Invece, nella scorsa udienza, i giudici avevano accolto la costituzione di parte civile del Comune di Lecce, attraverso l'avvocato Tiziana Bello.
 
Il collegio difensivo del processo Eclissi, per gli imputati che hanno scelto il rito ordinario, è composto, tra gli altri, dagli avvocati: Antonio Savoia, Paolo Cantelmo, Stefano Prontera, Giuseppe e Pasquale Corleto , Luigi Rella, Alessandro Stomeo, Luigi De Mitri Aimone e Stefano Pati.



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