Producevano energia con scarti agricoli provenienti da Xylella, denunciati in quattro

Gli uomini della Forestale hanno deferito quattro persone nel corso di un controllo ad una ditta della provincia di Bari. I quattro utilizzavano residui di potatura provenienti dalle campagne infette da Xylella per la produzione di energia altrnativa.

Hanno utilizzato residui di potatura provenienti dalle campagne infette da Xylella per la produzione di energia. Scattano le denunce per la violazione delle misure fitosanitarie obbligatorie per il contenimento delle infezioni causate dal batterio della “fastidiosa” che sta colpendo gli ulivi salentini  si sta allargando su tutto il territorio pugliese.

Gli uomini della Forestale hanno deferito quattro persone nel corso di un controllo ad una ditta della provincia di Bari specializzata nella produzione di energia alternativa. I forestali, nel verificare la provenienza del materiale di origine agricola derivante dai residui di campo della potatura utilizzati, hanno accertato che diverse tonnellate provenivano da campagne di Squinzano, una delle zone maggiormente infetta dal batterio.

Le misure fitosanitarie obbligatorie per il contenimento delle infezioni di Xylella fastidiosa – viene ricordato in una nota dalla Forestale – "vietano lo spostamento al di fuori delle zone delimitate o all'interno delle stesse di residui vegetali provenienti da potature che invece devono essere utilizzati come bio massa, previo disseccamento in situ, all'interno della zona infetta, oppure bruciati sempre in loco o anche trinciati e distribuiti/interrati all'interno del campo".

I proprietari di due terreni, i rappresentanti della ditta di trasporti e della società sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Bari per l'inosservanza dei provvedimenti in materia di sicurezza pubblica e igiene, mentre il materiale è stato bruciato.



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