Rapporto sessuale a tre e col cane. Scoperte due studentesse, una è¨ salentina

Due studentesse, di cui una salentina, utilizzavano la casa in affitto a Perugia per effettuare rapporti sessuali. Nell’atto, pagando cento euro in piè¹, poteva anche aggiungersi un cane.

La notizia sta pian piano facendo il giro del web e contiene particolari ai limiti dello scioccante. Siamo in Umbria, a Perugia. A seguito della segnalazione pervenuta circa due mesi fa al numero telefonico dell'associazione Aidaa (che ha reso nota la vicenda in questione), presieduta da Lorenzo Croce, è venuta fuori una storia "a luci rosse" che coinvolge due ragazze universitarie, di cui una salentina. Pare che nella loro casa privata, dove entrambe vivevano in affitto, non si passasse il tempo solo a studiare.

In realtà, dentro questa abitazione (secondo primissime indiscrezioni) le giovani usavano anche prostituirsi a clienti con gusti alquanto bizzarri. Pagando cento euro di supplemento, la prestazione sessuale sarebbe stata implementata dall'aggiunta di una cagna, presumibilmente addestrata alla pratica orale.

Venuto a conoscenza del fatto, Croce – che conduce vere e proprie battaglie nel tentativo di far riconoscere come reato il sesso con gli animali – ha contattato via telefono le ragazze. Fingendosi un imprenditore interessato all'offerta e con “pruriti” particolari, chiedendo così informazioni.

Soltanto dopo qualche domanda più approfondita le ragazze avrebbero confermato i sospetti emersi mesi addietro, sostenendo che fosse possibile ottenere un menage a trois – compreso il cane – al prezzo di cinquecento euro.

A detta dello stesso Croce è stata già contattata la proprietaria dell'appartamento, rimasta sconvolta dall'accaduto. Adesso l'associazione intende effettuare una ricerca di tutte le persone che avrebbero preso parte a tali “iniziative”, così da denunciarle per il reato di maltrattamento del cane (art. 544).



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