Rave party nelle campagne di Castrì, presentato il “conto” a 30 giovanissimi partecipanti

Trenta persone che hanno partecipato al rave-party nelle campagne di Castri sono state deferite in stato di libertà con l’accusa di “invasione di terreni”. Sono tutti giovanissimi.

Sono stati alcuni residenti, esasperati dalla musica troppo alta che, senza tregua giorno e notte, proveniva dalle campagne di Casti, a chiedere aiuto alle forze dell’ordine. Era un ‘copione’ già visto, anzi sentito e per loro non è stato difficile capire cosa stesse accadendo.

Agli uomini in divisa, invece, è bastato seguire la strada provinciale 140 per “scoprire” il rave-party che da almeno due giorni stava disturbando il sonno di molti cittadini. Il terreno di un ettaro e mezzo era stato trasformato in una discoteca a cielo aperto e nella pista immersa tra gli ulivi i Carabinieri della stazione di Calimera, intervenuti insieme ai colleghi di Vernole, hanno trovato quasi cinquecento persone che seguivano il ritmo scandito da tre grandi casse acustiche.

Il proprietario del fondo, in località “Capone”, sul quale erano state parcheggiate decine di auto e camper era all’oscuro di tutto. Del resto funziona così: non c’è un invito ufficiale, ma un tam tam sui social ‘riservato’ a chi frequenta questo tipo di manifestazioni. Tutti sanno, ma fingono di non sapere, insomma.

È bastata qualche ora e per trenta partecipanti della festa non autorizzata è stato presentato il “conto” che consiste nell’accusa di invasione di terreni. Molti salentini, altri provenienti dalle altre province pugliesi – Bari, Brindisi e Taranto – e qualcuno addirittura da fuori regione. Tutti giovanissimi, il più grande ha 43 anni, il più piccolo appena 16.

Durante i controlli, sono state contestate anche sei contravvenzioni al codice della strada per un totale di 5.500 euro e, come se non bastasse, un veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo perché il conducente non aveva la patente di guida.

Le operazioni di sgombero sono state dirette dalla Questura di Lecce, con la collaborazione dell’Arma dei carabinieri. Nel corso delle operazioni durate tutta la mattinata agenti della Squadra mobile di Lecce e militari dell’Arma hanno proceduto alle identificazioni e ai sequestri.



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