Realizzata una discarica all’interno di una cava. Deferiti due fratelli di Copertino

Lo scavo sarebbe stato riempito con rifiuti ferrosi, sanitari elettrodomestici e pneumatici. La discarica è stata sottoposta a sequestro preventivo.

Avrebbero realizzato all’interno di una cava di loro proprietà, in via Santa Maria d’Arneo, agro di Nardò, una regolare attività di raccolta di rifiuti che aveva quasi del tutto colmato lo scavo.

Per questo motivo, nella giornata di ieri, venerdì 27 febbraio, i Carabinieri di Porto Cesareo hanno proceduto al deferimento in stato di libertà di due fratelli copertinesi incensurati, quarantenni, accusati di realizzazione di discarica abusiva.

All’interno sarebbero stati sversati milioni di metri cubi di rifiuti ferrosi, bituminosi, edilizi, di plastica. Senza tralasciare sanitari, elettrodomestici, pneumatici, pezzi di legno, scarti di lavorazione agricola. La cava è distante dalle vie di comunicazione e quindi è difficile da rintracciare.
In più, man mano che lo scavo si chiudeva, qualcuno avrebbe passato, per ricoprire i rifiuti, uno strato di sabbia e terriccio, in modo tale che non potesse risultare visibile neanche dall’alto.

Dalla foto si può facilmente evincere quale fosse l’area già ricoperta: quella riempita dallo strato di terra più chiaro. 

La cava-discarica è stata sottoposta a sequestro preventivo da parte dei militari dell’Arma.



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