Rogo appiccato all’ingresso del ‘DoppioZero’: si fa strada la pista dolosa

Nella notte appena trascorsa, stando a quanto rivelato dalle immagini di videosorveglianza, un individuo in solitaria avrebbe appiccato un rogo all’ingresso del Bar/Pub ‘DoppioZero’, in pieno centro storico. Fiamme alle tende in plastica e alla serranda.

Pochi dubbi sul fatto che l’incendio risulti doloso. Se non altro perché i rilievi effettuati dalle autorità competenti, al momento, condurrebbero su tale pista investigativa. Le fiamme, infatti, hanno avvolto un’attività di ristorazione molto stimata nel capoluogo salentino, punto di ritrovo per tanti leccesi, tanto nel fine settimana, quanto il Sabato sera. Si tratta dei tendoni del “DoppioZero”, locale situato in pieno centro storico – più precisamente all’angolo tra via Paladini e via Petronelli – alle spalle di Piazza del Duomo. Le strutture avvolte dalle “lingue di fuoco” sarebbero quelle che coprono i tavolini posti all’aperto, dove di solito la clientela si siede per consumare cibo e bevande. Ad accorgersene, stamattina, un operatore ecologico che stava svolgendo il suo lavoro di pulizia della città. Ragion per cui, saranno state circa le 3.00 di notte quando il rogo è partito. O forse anche le 4.00. Dettagli – tutt’altro che secondari – che, comunque, verranno stabiliti dagli agenti di Polizia leccese intervenuti per i rilievi del caso.

Sul posto, anche i “caschi rossi”. Come anticipato in apertura d’articolo, l’esercizio sorge su una strada molto frequentata dalla movida leccese. Ciò significa che, qualora dovesse venire confermata dagli investigatori la matrice volontaria, chiunque abbia agito, avrà commesso quest’azione criminosa in orario piuttosto tardo. E in effetti, le immagini immortalate dal sistema di videosorveglianza svelerebbero un individuo solitario appiccare il fuoco – oltre che alle tende – alla serranda d’ingresso tramite del liquido infiammabile.

Purtroppo, uno dei Bar/Pub “cardine” della vita notturna dei cittadini, annovera altri sfortunati episodi di cronaca nera. Lo scorso 22 luglio 2014, ad esempio, venne saccheggiato dai soliti malviventi a caccia di contante facile. Un’escalation di atti predatori che, da allora, è proseguita imperterrita. 



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