Stava asportando delle biciclette agganciate sul tettuccio di un furgone parcheggiato in Piazzetta Vittorio Emanuele II, nei pressi dell’Hotel Santa Chiara. Luogo molto frequentato dalla movida leccese, spesso colmo di gente. Un cittadino lo nota e intorno alle 4.00 telefona alla Polizia di Lecce, segnalando l’episodio.
Ma mentre la volante si reca sul posto, la sala operativa segnala nello stesso istante che il ragazzo andava in direzione di Piazza Sant’Oronzo, fornendone la descrizione fisica. Così gli agenti si dirigono verso la via di fuga percorrendo Corso Vittorio Emanuele; proprio lì, dopo un centinaio di metri (all’angolo con via Arcivescovo Petronelli) viene rintracciato e successivamente identificato in un 27enne nato a Galatina. Con sé aveva una grossa busta in cellophane celeste, dentro cui vi erano diverse selle dotate di canotti reggisella.
Scatta quindi un primo sommario controllo della persona, da quale emergono alcuni accessori da bicicletta, un paio di forbici e un navigatore satellitare. Nel frattempo giunge la persona che aveva richiesto l’intervento, riconoscendo il fermato.
Dopo brevi indagini, si sarebbe accertato che il furgone dal quale erano stati asportati gli oggetti sequestrati apparteneva ad alcuni clienti dell’Hotel Santa Chiara e che, ad avvertire la Polizia del furto, era stato il portiere dell’Hotel. Quest’ultimo, insospettito da alcuni rumori provenienti dal parcheggio, aveva scoperto il 27enne mentre si accingeva a rubare le selle di alcune biciclette da corsa posizionate sopra un furgone e, dopo avergli intimato di rimettere tutto a posto, era rientrato per telefonare alla Polizia.
Proprio in quel frangente ha il visto ragazzo allontanarsi in direzione di Corso Vittorio Emanuele fino a quando, dopo alcuni minuti, notava i poliziotti ritornare con il ragazzo che era fuggito. Per i fatti accaduti il ragazzo è stato tratto in arresto con l’accusa – da cui ora dovrà difendersi – per furto aggravato e poi condotto presso la Casa Circondariale “Borgo San Nicola” di Lecce .